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IL GIALLO

Per Gaia ricerche senza sosta, ma i timori crescono

Nessuna notizia della 20enne di Paderno scomparsa dal traghetto. Si muovono anche le tv nazionali

La Provincia Redazione

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14 Novembre 2022 - 05:30

Per Gaia ricerche senza sosta, ma i timori crescono

La scaletta utilizzata dai passeggeri per scendere dal traghetto all’arrivo a Palermo

PADERNO PONCHIELLI - Le ricerche sono andate avanti tutta la notte e hanno battuto a tappeto il traghetto grazie anche al supporto dei cani della polizia. In ogni ambiente della nave: nella stiva, tra le auto e sulle auto. Ricerca meticolosa anche in ogni cabina. Ma di lei, Gaia Randazzo, 20 anni di Paderno, non c’è traccia.

È stato però ritrovato, grazie al fratello quindicenne che era con lei a bordo, il telefonino della ragazza. Un ritrovamento che potrebbe fornire la chiave di questa sparizione. Sullo smartphone è stato trovato un messaggio di addio rivolto a un amico, un messaggio mai inviato ma tramite il quale, pare, la ventenne chiederebbe scusa per il gesto compiuto. Particolare che fa propendere gli investigatori della squadra mobile, della capitaneria di porto e dei vigili del fuoco che si possa essere in presenza di un gesto estremo, con la giovane che potrebbe essersi gettata in mare. Un gesto, ma questo saranno le indagini a chiarirlo, forse dettato da una delusione d’amore.

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RICOSTRUZIONE

La ragazza era imbarcata sul traghetto Suprema di Grandi navi veloci (Gnv) partito giovedì alle 23 dal porto di Genova e diretto a Palermo, dove è arrivato senza soste intermedie alle 20 di venerdì. Con lei c'era il fratello.

La loro presenza è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. I due ragazzi dovevano raggiungere i nonni per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Il caso di Gaia intanto sta attirando l’attenzione delle tv nazionali: oggi una troupe di La Vita in diretta (Raiuno) sarà a Paderno dove intervisterà anche il sindaco Strinati che sabato ha detto: «La famiglia non è originaria di Paderno, credo che abitino nella frazione da una decina di anni, i ragazzi hanno frequentato le scuole locali. Ovviamente ci auguriamo tutti di poter avere presto buone notizie».

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