L'ANALISI
20 Ottobre 2022 - 05:25
CREMONA - Se, come è parso evidente dalle polemiche politiche degli ultimi giorni, la sua onorificenza è risultata tanto divisiva da impedire ogni tipo di intesa in quasi due anni di «negoziato», a togliere tutti d’impaccio, proprio l’indomani dell’ennesimo muro contro muro andato in scena in Ufficio di Presidenza, è lo stesso Giancarlo Bosio. Ha preso carta e penna, l’ex primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale Maggiore, uno dei sanitari in primissima linea nella prima ondata Covid, per mettere nero su bianco la sua rinuncia alla Medaglia d’oro Città di Cremona.
«Gentile Direttore — scrive il medico in una lettera inviata al quotidiano La Provincia —, chiedo ospitalità sul suo giornale per esprimere il mio pensiero in merito alla proposta di conferire al sottoscritto la Medaglia d’oro Città di Cremona. Il conferimento di una medaglia deve essere, a mio avviso, occasione di gioia e soddisfazione per chi la assegna e per chi la riceve, non un trofeo da mostrare ad ogni costo e se viene data con polemiche e senza serenità manca il suo scopo». Fin qui la premessa, che descrive il quadro e gli scontri innescati domenica dalla «denuncia» dei consiglieri di minoranza Carlo Malvezzi, Federico Fasani e Saverio Simi (Forza Italia) e Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona).
Poi Bosio arriva al nocciolo della questione: «Alla luce delle ultime discussioni avvenute tra i consiglieri comunali, comunico che qualora tale medaglia mi venisse assegnata non è mia intenzione accettarla». Con una motivazione precisa: «Non l’accetterei — entra nel merito Bosio — perché è stata posta in alternativa al riconoscimento, peraltro assolutamente dovuto, a tutte le professioni sanitarie ed è diventata la medaglia della discordia».
La richiesta ufficiale: «Chiedo che in Consiglio Comunale non venga ulteriormente discussa la questione e che non si arrivi alla conta dei voti. Esprimo il mio vivo ringraziamento a chi ha presentato e sostenuto la proposta, ringrazio anche i tantissimi che in questi giorni mi hanno espresso vicinanza e stima: le loro parole sono la vera medaglia che mi porterò nel cuore». Fine della storia?
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