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LUNGO IL PO

Rifiuti, sponde ripulite ma i cumuli restano

I volontari ne raccolgono grandi quantità ma la «filiera» si interrompe vicino alle canottieri

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

07 Ottobre 2022 - 05:20

Rifiuti, sponde pulite ma i cumuli restano

CREMONA - Aumenta la sensibilità ambientale sul Po, sono in molti a raccogliere rifiuti sulle spiagge del fiume, ma in parallelo occorre trovare una soluzione al loro smaltimento, che spesso si riduce al deposito della spazzatura di fronte ad alcune canottieri. Due discariche in particolare fanno infuriare soci e presidenti: quella che ingombra il passaggio alle zattere della Bissolati e quella di fronte alla Flora.

E chiamarle discariche selvagge sarebbe improprio, visto che hanno trovato spunto dalla (encomiabile) iniziativa del giovane atleta bissolatino Gabriele Gregori, organizzatore di alcune giornate ecologiche che hanno avuto anche il plauso del Comune, e che sicuramente hanno fatto dei proseliti tra i barcaioli. Sta di fatto che per adesso sono lì, di fronte alle canottieri in bella vista, e soprattutto la discarica fronte Bissolati è destinata a essere portata via dalla prima pienetta (se ce ne sarà mai una, visto che il Po è ancora sotto lo zero idrometrico di oltre sette metri), così come quelle, più piccole, che si vanno ad accumulare sulle spiagge. In altri termini: il messaggio è positivo, occorre però trovare una soluzione per il ritiro.


Tra i cumuli di rifiuti raccolti sugli spiaggioni c’è di tutto: copertoni coperti di fango secco, bombole e scaldabagni arrugginiti, pezzi di resina sminuzzati, plastica, metalli, pezzi di barca e moquette ammuffite. Materiali che non sono il frutto solo delle giornate ecologiche, a questi infatti si sta aggiungendo anche altra spazzatura, depositata dai soliti vandali, ma anche da qualche barcaiolo, che lodevolmente raccoglie sul fiume, ma poi deposita nelle due discariche. Non tutti, sia chiaro, in molti riempiono le barche o le canoe di rifiuti che poi mettono in auto e conferiscono alla discarica di San Rocco. Certo però se si tratta di un copertone di trattore la virtù civica vacilla.


«Nessuno dice che non occorre raccogliere i rifiuti sul Po, ci mancherebbe altro, dico solamente che qualcuno deve farsi carico del loro smaltimento - afferma il presidente della Flora, Pierangelo Fabris - e non sono certo le società canottieri a doverlo fare. Tanti soci si sono lamentati, abbiamo ricevuto anche delle lettere, e hanno ragione, non si può venire in società e ‘ammirare’, proprio all’ingresso, un cumulo di rifiuti che tra l’altro aumenta a vista d’occhio». Ovvio che Fabris chiama in causa il Comune: «Certo, chi altri dovrebbe provvedere? Abbiamo segnalato più volte la questione in Municipio e ad alcuni assessori, ma non abbiamo visto nulla».

Sulla stessa onda Maurilio Segalini, che nella sua doppia veste di presidente della Bissolati e di Assocanottieri (l’associazione che ne raggruppa ben nove, da Monticelli a Casalmaggiore) conferma: «Non si è visto ancora niente, eppure i rifiuti sono lì da mesi e la questione è stata più volte segnalata. Non chiedo che la pulizia, diciamo volontaria, del nostro Po termini, anzi, questo dimostra la sensibilità, il ruolo ambientale e la funzione che le canottieri hanno la salvaguardia del fiume. Di pari passo, però, è ovvio trovare un percorso parallelo per lo smaltimento, non possiamo tenerci i rifiuti in casa per mesi senza che nessuno intervenga, per questo chiedo di trovare una soluzione veloce».


Stanno cercando di trovare una soluzione gli assessori Luca Zanacchi e Maurizio Manzi. «Siamo a conoscenza del problema - spiega Zanacchi - che ci è stato segnalato dalle canottieri, si sta cercando una soluzione di concerto all’assessore Manzi, ma la questione non è semplice e spiego il perché. Prima di tutto tra i rifiuti in questione molti sono classificati come ‘speciali’, dunque non possono essere smaltiti come gli altri, inoltre la maggior parte è materiale raccolto in un’altra regione, in Emilia e Romagna, e dunque non sarebbe di nostra competenza, il buon senso però ci spinge a capire che dobbiamo provvedere noi. Ma nel contratto con Linea Gestioni questo servizio non è previsto, per cui se lo fa ci manda fattura, come si dice, e dunque bisogna risolvere anche questo problema. Per il momento possiamo aumentare il numero dei cassonetti o prendere altri provvedimenti. Per quanto riguarda le due discariche e soprattutto per il futuro, perché sarebbe incredibile auspicare che la pulizia del fiume si fermasse, stiamo cercando una soluzione, e sono sicuro che la troveremo, con l’assessore Manzi ne abbiamo parlato e la stiamo studiando».

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