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SESTO ED UNITI. LA STORIA

I soldi delle ferie donati alla Croce Verde

Il gran cuore dei lavoratori a 14 mesi dalla chiusura dello stabilimento Grandi Pastai Italiani

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

13 Marzo 2025 - 05:05

I soldi delle ferie donati alla Croce Verde

Fiorenza Disingrini col figlio e la Rsu Gabriele Cima

SESTO ED UNITI - Quasi tremila euro di offerta alla Croce Verde di Cremona da un gruppo di lavoratori tenaci quanto generosi. Ovvero l’equivalente di un numero consistente di ore di ferie non usufruite, messe a disposizione, grazie ad un accordo aziendale siglato nel 2021, dai dipendenti della Grandi Pastai italiani (l’ex raviolificio Bertarini) in favore dei colleghi che dovevano assentarsi dal lavoro per un lungo lasso di tempo per fronteggiare situazioni di particolare necessità.

L’azienda situata lungo la strada provinciale 56, a poca distanza dalla località Baracchino e dalla ex statale Codognese (la via Milano, ndr) ha chiuso i battenti il 31 dicembre 2023 e le ferie non maturate sono così rimaste nelle sue casse. Insomma sono diventati soldi che invece di dividersi tra loro, operai e impiegati hanno deciso di devolvere ai volontari impegnati nella pubblica assistenza. Hanno stabilito tutti insieme di usarli per servire una causa benefica.

croce verde

I lavoratori dell’ex raviolificio sestese alla consegna della somma alla Croce Verde di Cremona

«La chiusura dello stabilimento della Grandi Pastai fu una vicenda che scosse l’intera comunità cremonese – dichiara Paola Marazzi, segretaria generale FAI Cisl Asse del Po - per la quale come sindacato potemmo fare ben poco. Fortunatamente quasi tutti gli ex dipendenti si sono ricollocati in tante aziende del territorio e altri hanno raggiunto la pensione. Credo, nonostante il rammarico per la chiusura aziendale, che questo sia il giusto epilogo di una brutta vicenda: la contrattazione, le relazioni sindacali e lo spirito partecipativo portano, se pur con fatica, ad ottenere risultati concreti».

«Va dato merito – continua l’esponente della Cisl - alla rappresentanza sindacale interna all’azienda, ovvero Gabriele Cima e Carmela Montonetti, che anche dopo la chiusura della fabbrica ha continuato ad operare per aiutare gli ex colleghi e ha incalzato la direzione fino ad ottenere la restituzione di questa somma».

«Rientrare in possesso dell’importo delle ore solidali – aggiunge la Rsu Cima - dopo due anni dalla chiusura dello stabilimento è stato frutto di tanta determinazione. L’accordo che noi Rsu avevamo fatto con la dottoressa Marzia Quintini, all’epoca direttrice dello stabilimento, andava addirittura a migliorare ciò che era previsto nel contratto nazionale».

Il responsabile della Croce Verde di Cremona Simone Di Dio, ringraziando per il gesto generoso la delegazione dei lavoratori che lo ha incontrato per consegnargli l’assegno, sottolinea l’importanza delle donazioni per le associazioni del terzo settore. «Ora possiamo – conclude Cima - considerare definitivamente chiusa questa brutta vicenda vissuta intensamente in prima persona da me e i miei colleghi».

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