Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA. REGOLE BEFFATE

Tuffi proibiti senza tregua nel Lago dei riflessi

Anche una finta guida che avvicina turisti e li accompagna alla specchio d’acqua reso celebre dal film premio Oscar 'Chiamami col tuo nome'

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

10 Luglio 2023 - 05:15

Tuffi proibiti senza tregua nel Lago dei riflessi

CREMA - Tutta colpa di Elio e Oliver? Solo in parte. Imitare i protagonisti del film premio Oscar 'Chiamami col tuo nome', che ancora attira una media di cento giovani stranieri al giorno, è indubbiamente una moda. E se nel laghetto dei riflessi «hanno fatto il bagno loro…».

Tuttavia, oltre ai turisti, non mancano certamente i locali, italiani e non, che, in barba al divieto di balneazione e al rischio di una multa, si dilettano in tuffi proibiti. Fin qui, diciamo, nulla di molto diverso dalle estati scorse; se non fosse che da quest’anno i nuotatori abusivi hanno pure la guida turistica. A quanto pare farlocca, visto che né la Pro loco né altri enti hanno autorizzato chicchessia ad accompagnare i visitatori e tantomeno a prendere mance da loro.

duo

Basilio Monaci e Vincenzo Cappelli

A denunciare quanto sta accadendo è Basilio Monaci, presidente del Parco del Serio, nel cui territorio rientra il laghetto: «I cartelli di divieto di balneazione non scoraggiano nessuno. Quando le nostre guardie volontarie vedono in acqua questi ragazzi e ragazze, dicono di uscire; ma loro lo fanno sull’altra riva e poi scappano. Chi viene fermato finge di non capire l’italiano e dice di non avere con sé i documenti».

tuffi

A ciò si aggiunge il giallo della sedicente guida turistica: «Da quanto mi è stato riferito — precisa Monaci — si tratta d un uomo sui 35-40 anni, con un cartellino al collo, che si vanta di aver frequentato un corso. Quando vede che i turisti entrano in acqua, non dice nulla. Anzi, li accompagna per prendere la mancia». Monaci si dice disarmato: «Chi fa il bagno rischia un verbale da 172 euro. Una decina li abbiamo anche fatti, ma non tutti pagano. È una battaglia persa in partenza, come quella contro l’abbandono dei rifiuti. I giovani non sanno che il laghetto è pericoloso».

Sul fatto che i turisti si tuffino per emulare i protagonisti del film, il presidente non ha dubbi: «Si immedesimano negli attori. Pensate che quando ci hanno chiesto il permesso di utilizzare il laghetto, le riprese le avevano già girate».

Sulla guida turistica farlocca interviene anche il presidente della Pro loco Crema, Vincenzo Cappelli: «Sicuramente non è una persona autorizzata da noi. Per il resto, non so di chi si tratti, ma verificheremo».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400