L'ANALISI
24 Aprile 2023 - 05:10
Il l bocciodromo comunale di via Indipendenza
CREMA - «Sino a quando tutti i lavori non saranno terminati, il Comune non concederà il contributo previsto all’Unifib Consorzio Bocce, che ha in gestione il bocciodromo di via Indipendenza e ne sta curando la ristrutturazione da ormai due anni». Gianluca Giossi, assessore ai Lavori pubblici, sceglie la linea della fermezza nei confronti di un interlocutore, che non sta rispettando la tempistica prevista e soprattutto non ha effettuato un puntuale controllo di quanto avveniva in cantiere, da parte della ditta romana vincitrice dell’appalto.
«Nei giorni scorsi è arrivata la documentazione che avevamo richiesto alla Federbocce e questa settimana verrà analizzata nei nostri uffici — prosegue lo stesso Giossi —: abbiamo l’esigenza di capire con precisione cosa sia stato fatto e cosa vi sia ancora da fare. Poi la stessa Federazione dovrà provvedere al bando relativo al secondo lotto».
Intanto, la bella stagione si avvicina e per un’altra estate i bocciofili cremaschi non avranno le corsie coperte esterne. Sotto la copertura in legno, fatta e rifatta dopo aver errato le altezze, i due campi previsti ancora non ci sono. Ma non sono l’unica cosa mancante. Nella piastra sopraelevata, ad esempio, il progetto originario prevedeva sei sedi per società sportive, da affittare. E non ci sono nemmeno quelle. Al momento, lo spazio rimane intero e vuoto. In aggiunta, piove dentro.
Gli estintori sono scaduti da due anni, con tanti saluti alla sicurezza. Ancora mancano le attrezzature per la cucina del ristorante-pizzeria, la controsoffittatura nella sala pranzo e sala bar, l’impianto di riscaldamento e quello di illuminazione nuovi. E a proposito di illuminazione, il gestore commerciale Guglielmo Gibelli ha provveduto in proprio a mettere nuove lampade a led su tre corsie.
«I bocciofili si lamentavano della scarsa illuminazione, la Federazione non rispondeva alle mie mail e allora ci ho pensato io, sperando che mi rimborsino».
Il Consorzio Unifib, responsabile della gestione fino al 2040, ha acceso un mutuo da 850mila euro con il Credito Sportivo per la ristrutturazione. Una parte dovrebbe essere pagata dal Comune. Esiste infatti un accordo: prevede che l’ente pubblico contribuisca con 35mila euro l’anno per 15 anni. Ma soltanto a lavori terminati. Altri 25mila euro li pagherà il gestore commerciale per l’affitto, ma anche in questo caso, solo a cantiere chiuso e con tutte le certificazioni in mano: dall’agibilità, alla prevenzione degli incendi.
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