L'ANALISI
24 Aprile 2023 - 05:15
SPINO D'ADDA - «Per il pieno recupero della tenuta di via Cascina Fornace, credo ci vorranno anni. Dobbiamo innanzitutto partire dalle verifiche catastali e di regolarità e sicurezza dei vari edifici. Molti non risultano infatti registrati. Abbiamo chiesto aiuto ai tecnici della società in house Consorzio.it». Il sindaco Enzo Galbiati fa il punto sulla mega villa con parco da 40mila metri quadrati, confiscata negli anni scorsi dallo Stato per evasione fiscale e da dicembre in gestione provvisoria ad alcune realtà sociali e di proprietà dello stesso Comune.
«Prima di poter indire un bando per la gestione definitiva ci sono molti altri passaggi tecnico burocratici da espletare — sottolinea Galbiati —: ho esposto il problema delle verifiche catastali al presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni, proprio per chiedere l’appoggio dei tecnici di Consorzio.It».
Nel frattempo la tenuta sta comunque rinascendo, non è più abbandonata a se stessa. Dopo gli scout di Agesci Crema 3, in azione il mese scorso, è toccato agli allievi del liceo Vegio di Lodi. Hanno trascorso cinque giorni in villa, impegnati in pulizie e manutenzioni. La tenuta è composta da due dépendance che erano state adibite, rispettivamente, a centro benessere e palestra, poi l’area feste, un ristorante con maxi-cucina e annesso salone per i banchetti, che si affaccia su una piscina da venti metri, anche questa con un fondale caratterizzato dai mosaici.
Non è finita: ci sono le stalle che sino all’autunno ospitavano ancora i cavalli e un maneggio coperto. Poco più in là il campo da calcetto e tennis, un laghetto, magazzini e serre. Sul retro della tenuta i capannoni con il macello, quello che era il fulcro dell’attività, sequestrata nel 2014 per evasione fiscale.
Il Comune spinese ha l’intenzione di farne un futuro centro di aggregazione per giovani, ma anche culturale e in grado di ospitare iniziative aperte alla cittadinanza. Al momento è la Cgil, insieme all’associazione Una casa per te Onlus, guidata da don Massimo Mapelli, ad occuparsi della tenuta in maniera provvisoria. La struttura dovrà anche diventare uno spazio dedicato all’accoglienza e agli inserimenti lavorativi, principalmente per rispondere a fragilità del territorio
. Nell’ultima settimana, gli studenti del liceo lodigiano hanno pulito le stalle e il maneggio, la piscina all’aperto, la piccionaia e altre aree interne e esterne, guidati dai responsabili della gestione e dagli stessi docenti. «Un’esperienza entusiasmante, faticosa ma di grande soddisfazione», l’hanno definita gli stessi protagonisti.
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