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LE ENTRATE DEI CREMONESI

Redditi sotto la lente: Crema è la più ricca, sorpresa Malagnino

Cremona si ferma al terzo posto. La provincia è penultima tra quelle lombarde

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

22 Aprile 2023 - 05:00

Redditi sotto la lente: Crema è la più ricca, sorpresa Malagnino

CREMONA - Il reddito imponibile pro capite nel 2021 è tornato a crescere in modo consistente: in città i 54.092 contribuenti percepiscono in media 24.418 euro a testa, vale a dire 915 euro in più rispetto a quanto dichiarato nel 2020. I ‘paperoni’ della provincia, però, restano a Crema: per loro 26.111 euro pro capite, ben 1.627 in più rispetto all’anno precedente.

CITTÀ LOMBARDE AL TOP

I dati sono stati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base dei redditi percepiti nel 2021 e dichiarati dunque nel 2022 dagli italiani. Il Comune più ricco in assoluto risulta essere Lajatico in provincia di Pisa, con 52.378 euro di reddito pro capite; seguono Basiglio (Milano) e Bogogno (Novara). Analizzando solo i capoluoghi di provincia, invece, al primo posto resta Milano con 33.703 euro pro capite. Seguono altri due capoluoghi lombardi: Monza (29.597) e Bergamo (29.090). In Lombardia Cremona è al penultimo posto, seguita solo da Sondrio, che ha un reddito pro capite di 23.807 euro. A livello nazionale, al netto delle eventuali detrazioni, il reddito medio è pari a 20.745 euro: +949 rispetto all’anno prima, quando ad incidere pesantemente sulle tasche dei contribuenti era stata la pandemia da Covid. Ma la crescita generalizzata dei redditi parte da più lontano, perché l’incremento medio rispetto al 2019 è stato pari a 666 euro. Stando all’elaborazione della società di data intelligence Intwig, dopo un 2020 in calo è tornato a crescere (+0,8%) anche il numero di chi paga l’Irpef: da 41,1 a 41,5 milioni di persone.

LA SORPRESA MALAGNINO

La classifica provinciale dei redditi è appunto guidata dai cremaschi: 25.762 contribuenti che complessivamente dichiarano redditi per 672 milioni e 686mila euro, pagando imposte nette per 150 milioni e 276mila euro. Dopo Crema e prima di Cremona c’è Malagnino: 24.540 euro di reddito imponibile pro capite, vale a dire 1.193 euro in più rispetto alle dichiarazioni ai fini Irpef del 2021. Analizzando i dati dei primi dieci comuni per reddito percepito e dichiarato, emerge il salto in avanti dei contribuenti di Spino d’Adda: sono al sesto provinciale con 23.659 euro pro capite, ma soprattutto fanno registrare il maggior incremento annuale con ben 2.198 euro in più a testa rispetto all’anno precedente. Aumenti di reddito consistenti anche per i residenti di Gerre de’ Caprioli (al sesto posto in provincia): con 23.883 euro pro capite ne hanno dichiarati 2.142 in più a testa rispetto al 2021.

I PICCOLI COMUNI

Il fanalino di coda nel Cremonese è Cappella de’ Picenardi, con soli 296 contribuenti che hanno dichiarato imponibili totali pari a 4 milioni e 945 mila euro. Significa un reddito pro capite di 16.707 euro, vale a dire 615 euro in più rispetto a quanto dichiarato nel 2020. Poco più su ci sono Pessina Cremonese (17.697 euro pro capite) e Cingia de’ Botti (17.820). In tutti i casi si tratta di piccoli paesi con meno di mille contribuenti. Torlino Vimercati, invece, è un’eccezione in tal senso: 361 residenti hanno dichiarato complessivamente 8milioni e 789mila euro, con un reddito pro capite che è quindi pari 24.348 euro: il quarto più alto in provincia.

I CENTRI MAGGIORI

Interessanti i dati relativi ai centri con più abitanti, a partire da Casalmaggiore (23° posto) dove i 11.056 contribuenti dichiarano redditi per 245 milioni e 569mila, vale a dire 22.211 euro a testa: 971 euro in più rispetto all’anno precedente. A Soresina 21.287 euro (+918 rispetto ai redditi 2020), a Castelleone 22.245 euro (+955 rispetto ai redditi 2020), a Soncino 22.211 (+1.152), a Pizzighettone 22.839 (+1.036). Interessante anche volgere lo sguardo appena oltre i confini provinciali, dove c’è ad esempio Castelvetro Piacentino, diventato ormai periferia di Cremona e domicilio scelto proprio da molti lombardi che cercano casa a pochi chilometri dal Torrazzo: lì i redditi 2021 sono stati pari a 21.839 euro a contribuente, con un incremento di 1.048 euro rispetto al 2020.

L'ANALISI

Stando all’analisi riportata da Il Sole - 24 Ore, gli ultimi dati sui redditi confermano che la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: come accaduto nel 2020, anche nel 2021 solo il 5% dei contribuenti ha guadagnato più di 55 mila euro annui, mentre il 43% degli italiani percepisce meno di 15 mila euro, con una diminuzione dell’1% rispetto all’anno precedente. Va da sé che crisi economica e rincari incidono e incideranno parecchio su questa larga fascia di contribuenti. Per Aldo Cristadoro, amministratore delegato di Intwig, l’effetto economico derivato dalla pandemia può però essere dichiarato concluso: «I dati analizzati dimostrano una chiara e netta ripresa in tutta Italia, con alcuni picchi molto significativi, soprattutto al Nord. Tutte le regioni tornano ad avere il segno positivo e le grandi città a crescere dopo un anno di difficoltà. La prossima sfida del nostro Paese – ammette – sarà fronteggiare l’inflazione e capire se sarà possibile continuare a crescere economicamente anche a fronte dei sempre più complessi scenari internazionali».

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