L'ANALISI
12 Aprile 2023 - 05:15
CREMA - La realtà aumentata per ricostruire gli antichi monumenti della città e permettere ai turisti, ma anche ai cremaschi, di rivedere la Crema medievale e del Settecento con le sue mura venete (l’anello completo, non gli attuali brevi tratti), il castello di Porta Serio, smantellato nel 1809, e il teatro sociale di piazza Marconi, distrutto dall’incendio nella notte fra il 24 e il 25 gennaio del 1937. Tutto ciò sarà possibile grazie a una ricostruzione virtuale, disponibile inquadrando semplicemente un QR Code e scaricando un’applicazione sul telefono.
Il progetto è in fase di lancio, come conferma l’assessore al Turismo e alla Cultura Giorgio Cardile. «Andremo a finalizzarlo nei prossimi mesi, spero diventi operativo già per in autunno. Il primo obiettivo è quello di individuare alcuni itinerari all'interno della città. Grazie alla realtà aumentata, inquadrando un QR Code e scaricando l’applicazione sarà possibile vedere personaggi che caratteristici di Crema a seconda del periodo, le festività natalizie oppure il Carnevale. Avremo anche personaggi pensati per i bambini, che faranno loro da guida. Secondo obiettivo, permettere ai visitatori e ai cremaschi di ammirare la città che non c’è più: dal teatro sociale di piazza Marconi all’antico castello o alla riproduzione della cinta muraria. Sono opportunità suggestive e interessanti, che la tecnologia può offrire».
Questo e altri temi saranno all’ordine del giorno degli Stati generali del Turismo e della Cultura che l’assessore vuole promuovere entro giugno. «Vanno coinvolti gli amministratori di tutto il Cremasco, ben conoscendo le potenzialità degli itinerari non solo in città ma di tutto il territorio. La finalità è prolungare la permanenza dei turisti offrendo loro l’occasione di godere di svariate opportunità, non ultimi i luoghi del film di Guadagnino».
Per gli itinerari culturali Cardile pensa a percorsi che includano il castello visconteo di Pandino, la rocca sforzesca di Soncino passando per il parco archeologico della villa romana di Palazzo Pignano. «Uno dei più importanti del nord Italia – prosegue l’esponente della giunta – che può essere valorizzato con una regia comune. Possiamo sfruttare itinerari legati al cicloturismo, basati sia sulle bellezze che il grande pubblico ha conosciuto grazie al film premio Osca Chiamami con il tuo nome, sia sui corsi d’acqua del territorio, dal fiume Serio al canale Vacchelli. Un percorso che richiede una sinergia in primo luogo tra noi amministratori. Un Cremasco che abbia la capacità appunto di fare rete e fare squadra. In un secondo momento, l’idea sarebbe quella di coinvolgere le associazioni di categoria, per un ragionamento a 360 gradi anche su quelle che possono essere le politiche di accoglienza dal punto di vista della ristorazione e delle offerte di carattere gastronomico, nell’ottica di un’esperienza che il turista deve vivere sempre di più in maniera totalizzante».
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