L'ANALISI
PENSIERI LIBERI
14 Marzo 2023 - 05:20
Il treno è un mezzo ecologico, conveniente e da valorizzare, anche come veicolo di cultura sociale. Quanto alla sicurezza, purtroppo, in questi ultimi tempi tutto si sta facendo fuorché intervenire in maniera determinata e decisa su questo tema, che mette a rischio uomini, donne, cittadini, bambini e soprattutto il personale ferroviario, costretto a sopportare una situazione che oramai in Italia, da tempo, ha oltrepassato ogni limite immaginabile.
La gente ha paura a viaggiare sui regionali e le vantaggiose offerte che da tempo sono in vigore su questa tipologia di treni non sbloccano il nostro timore.
Si va in viaggio con la paura di essere derubati, picchiati, o per assistere alle scene che siamo abituati a vedere sui nostri treni. Noi cittadini avvertiamo, intimoriti, che le nostre libertà sono finite, che ciò che sta accadendo a bordo dei nostri mezzi pubblici da troppo tempo è un'emergenza sociale che si va sedimentando.
La verità è che i treni regionali sono trascurati in nome degli investimenti che riguardano solo l’alta velocità. Credo di non dire un’eresia affermando che sono stati dimenticati. Penso alla stazione di Cremona, una città importante che negli ultimi anni, grazie alle eccellenti iniziative fieristiche, gastronomiche, artistiche, teatrali e musicali, conosce un ritorno interessante per una città meravigliosa e celebre in tutto il mondo, amata non solo da noi cremonesi ma che purtroppo è sempre stata ripudiata dalle ferrovie Trenitalia. Accade che gli interessi sono — giustamente — posti al primo piano rispetto a quella che si percepisce come una posizione geografica secondaria e infelice, di una rete di fatto marginale, escluso il tratto verso Milano, che ci penalizza come cremonesi e come cittadini italiani.
Ma possiamo soltanto investire sull’alta velocità abbandonando una rete fondamentale come quella regionale? Perché non potenziare questo servizio, renderlo più controllato e controllabile e, dal punto di vista del marketing, più stimolante? Perché non mettere al centro di nuove iniziative il treno regionale, veicolando un’adeguata campagna di sensibilizzazione per l’acquisto di questi biglietti? Non mancano le persone esperte in grado di elaborare queste strategie creative e attrattive, di tipo turistico o artistico, incoraggiando l’acquisto di biglietti regionali.
Ed è anche ora di smetterla di considerare la stazione di Cremona come secondaria rispetto ad altre: basta guardarne l’architettura, bellissima, che ci ricorda la sua storia, che risale al 1 maggio 1863 e ancora oggi ci affascina perché è una delle meglio conservate d’Italia per originalità e stile.
Ricordo che fino al 2020 a Cremona fermava la lunga percorrenza di Trenitalia, o Freccia della Versilia, in servizio tra Bergamo e Pisa Centrale. Poi , dopo la brevissima parentesi del Pendolino verso Roma, il sipario si è chiuso. Noi cittadini aspettiamo segnali da anni e, davvero, non appare la cosa migliore da fare abbandonare una città incantevole come Cremona ad un destino che non merita.
La voce di Cremona si può rialzare: proviamo a mettere in campo qualche idea? Coinvolgere il Fai, il mondo delle associazioni, il ministero della Pubblica Istruzione in percorsi in treno verso la città del padre Eridano, dei liutai, dei meravigliosi palazzi, del suo teatro. Coinvolgere le scuole italiane, portando i nostri studenti in treno a Cremona da tutta Italia, elaborando progetti didattici specifici, coinvolgendo Università, istituti cittadini, studiando in treno, leggendo la storia dei paesi che si attraversano installando supporti informatici e digitali a bordo treno. Portare sui nostri treni la cultura, la narrazione letteraria, la sua storia millenaria; e Aporti, Amati, Stradivari; l’economia cremonese nella storia italiana, le sue industrie, il Grana Padano, le sue eccellenze gastronomiche famose in tutto il mondo e tanto altro. Semplicemente trasformando il treno regionale, anziché in uno spazio chiuso nel timore e nell’ansia del buio sociale, in un luogo di luce per tutti, di cultura perché nel viaggio è sempre stata concepita e tramandata la creatività e la bellezza. Facciamolo.
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