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Cascina Stella senza animali: «Torni il Centro di recupero»

A 7 anni dell’addio al Cras, i sindaci Fiori e Papa: «Serve una struttura per esemplari selvatici in provincia»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

17 Febbraio 2023 - 05:20

Cascina Stella senza animali: «Torni il Centro di recupero»

Una veduta di cascina Stella

CASTELLEONE - «Il Centro recupero animali selvatici? Da riaprire al più presto». Questo l’appello lanciato dal sindaco di Giuseppe Papa e sottoscritto dall’omologo di Castelleone Pietro Fiori.

L’obiettivo è restituire alla Cascina Stella, la struttura che ospita oggi il bosco didattico provinciale, il suo ruolo di Cras. La Stella ha infatti ospitato il servizio gestito dalla Polizia provinciale in collaborazione con il Wwf ma, dal 2014 in poi, in ragione di ristrettezze economiche e di personale, le competenze sono passate definitamente fuori provincia. Oggi l’oasi di tutela più vicina è quella di Curtatone, nel Mantovano.

«Non solo vale la pena riaprire Cascina Stella ma conviene — afferma Papa —: abbiamo l’assoluta necessità di avere almeno una stazione di primo soccorso per gli animali feriti. Servono volontari, perché costa troppo? Li procuro io. Anzi, li ho già».

uccello

D’accordo il padrone di casa, Fiori, che rincara la dose: «Ero già contrario e dispiaciuto al tempo della chiusura ma capisco che sia stata dettata, certamente, da cause di forza maggiore. Un Cras nel Cremonese, comunque, serve di certo. E a tal proposito — aggiunge — ancora oggi Cascina Stella, vero e proprio gioiello del territorio, resta il luogo ideale. Perché ha il doppio vantaggio di offrire spazi adeguati e di necessitare di un’ulteriore valorizzazione, obiettivo che con il centro di raccolta sarebbe centrato».

sindaci

I sindaci Papa e Fiori

Tra il dire, o in questo caso sarebbe meglio dire il chiedere, e il fare c’è di mezzo, però, ben più del mare. Come la Polizia provinciale, anche l’ente provincia tutto e il Wwf stesso hanno personale all’osso e un ancor più di ristretto budget. D’altro canto, complice anche la pandemia, è vero che il panorama faunistico locale è profondamente cambiato rispetto al 2014 e molti animali, tra cui soprattutto i lupi ma anche i falchi, i ricci e i daini, sono tornati a bussare alla porta nella quotidianità dei cremonesi. Lo dimostrano anche i dati diffusi dagli agenti al comando dell’ufficiale Mario Sperzaga, addetto ai recuperi e alla tutela dei selvatici, notevolmente incrementati nel 2022 rispetto a tutti gli anni precedenti.

Insomma, il problema è reale e l’appello, che per ora conta solo due firme virtuali, è tutt’altro che estemporaneo. La palla, a questo punto, passa alla provincia di Cremona che, tra l’altro, non solo è proprietaria della Cascina Stella ma è anche l’unico ente che potrebbe farsi portavoce presso la Regione e il ministero di una richiesta di apertura per il Cras. Già in passato, il presidente Mirko Paolo Signoroni aveva manifestato interesse in merito alla tematica e non è detto che il «manifesto Papa-Fiori» non possa sbloccare una situazione, congelata da oltre sette anni.

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