L'ANALISI
17 Gennaio 2023 - 05:10
CREMONA - Il giorno più triste dell’anno, il «Blue monday», cadeva ieri. Una teoria elaborata all’inizio degli anni Duemila da Cliff Arnall, psicologo dell’università di Cardiff. Secondo lui, il terzo lunedì del mese di gennaio è ancora più difficile degli altri primi giorni della settimana per la compresenza di diversi fattori: il clima invernale, le giornate ancora corte, la distanza dalle festività e dalle occasioni di socialità, cui si aggiungono le incombenze d’inizio anno, spese comprese. Che si dia credito o meno a questa teoria, non autorizzano ottimismo i dati diffusi ieri dall’Azienda socio sanitaria territoriale. Sono relativi alle richieste di aiuto arrivate agli ambulatori di psichiatria e psicologia della città.
Tra il 2021 e il 2022, hanno registrato un aumento considerevole: si contano quasi ottocento accessi in più, da 1.229 a 2.013 in ambito psichiatrico, e 409 richieste in più, dalle 8.182 nel 2021 alle 8.591 nel 2022, per la consulenza psicologica. Un problema che colpisce soprattutto giovani e over 65enni. Le due fasce di età più numerose sono infatti quella tra i 16 e 26 anni e quella dei nonni, con una prevalenza femminile. Come afferma Roberto Poli, direttore del dipartimento Salute mentale e Dipendenze dell’Asst, «al di là di questo fenomeno del Blue monday, che potremmo definire semiserio e un po’ pseudoscientifico, giornate come questa ci invitano a riflettere sul nostro stato di salute. A questo proposito è doveroso fare una distinzione: mentre la tristezza è un sentimento comune che può colpire chiunque, magari a seguito di eventi sfavorevoli o situazioni contingenti, la depressione è una vera e propria patologia, che può manifestarsi con la difficoltà di superare i sentimenti negativi, reagire a determinate situazioni. Quando diventa patologica, può tradirsi nell’incapacità parziale o totale di far fronte alle attività quotidiane».
Da non dimenticare che la depressione non è solo una patologia psichica, ma spesso si manifesta in modo sistemico con sintomi come l’insonnia, la perdita dell’appetito, dolori fisici o calo delle difese immunitarie, esponendo la persona ad atri rischi.
In questi casi è importante saperli riconoscere e chiedere aiuto: «Quando una persona capisce di non riuscire a trovare da sé una risposta alla propria condizione emotiva – prosegue Poli – è bene richiedere una consulenza psicologica o psichiatrica per accedere al trattamento più opportuno».
Ci sono varie strade che si possono percorrere. «La terapia può essere di tipo psicologico o psicofarmacologico, a seconda dell’entità del disturbo – conclude lo specialista –: rispetto ad anni fa lo stigma verso la depressione è minore, in particolare per le nuove generazioni, che hanno meno difficoltà a rivolgersi ad uno specialista. Sebbene più diffusa, con un approccio adeguato e il giusto affiancamento la depressione è ben trattabile e si può curare».
Cinzia Sacchelli, direttore del servizio di psicologia clinica dell’Asst di Crema, aggiunge: «Il Blue monday è una trovata ricca di colore, che rientra nell’ambito della pseudoscienza o meglio nel costume della nostra società, ma che ha in sé alcuni elementi di realtà che possono essere descritti. Le vacanze natalizie, al pari di tutto ciò che ci porta fuori dalla normalità, alterano la percezione. Lo stesso è avvenuto nel periodo post lockdown. Tutti abbiamo fatto fatica a rientrare, a rimetterci in gioco, a vivere una realtà meno autogestita e più richiedente. La routine quotidiana pretende ed è rapida. Lo vediamo e lo viviamo tutti, al lavoro o a scuola».
Dopo le vacanze si è registrato anche nel Cremasco un aumento di richieste di aiuto. A ciò si aggiungono i segni lasciati dalla pandemia: «Sono aumentati gli stati di ansia e depressione – prosegue Sacchelli – Per i minori anche comportamenti disregolati che portano alla messa a rischio di sé. Ma la pandemia non è l’unica causa». Chi è in cerca di risposte non deve fare altro che varcare la soglia della casa di comunità di via Gramsci a Crema. Qui troverà il team di psicologi, anello di congiunzione con la prevenzione, con i medici di base ed i pediatri di libera scelta. Specialisti che agiscono anche nei contesti esterni, collaborando con i colleghi che seguono le scuole.
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