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Le assunzioni in Comune non bastano: 31 posti da coprire

Pensionamenti e trasferimenti sguarniscono gli uffici, nuovo piano dopo i 20 innesti degli ultimi 12 mesi

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Dicembre 2022 - 05:25

Le assunzioni in Comune non bastano: 31 posti da coprire

Il vicesindaco Cinzia Fontana

CREMA - Un numero di assunzioni da record, come non si verificava da decenni: 20 in meno di 12 mesi. Ma nonostante ciò, il Comune continua ad avere fame di personale e il fabbisogno per il 2023 è salito addirittura a 32 figure: dagli agenti di Polizia locale, agli operai; dai tecnici agli amministrativi. Partiti in 167 a inizio anno, a poche settimane dalla conclusione del 2022 i dipendenti dell’ente di piazza Duomo sono ancora lo stesso numero.

La causa? Soprattutto l’elevato turnover, come conferma il vicesindaco Cinzia Fontana, che ha la delega alle Risorse umane. «Oggi il Comune — scrive l’assessore nella sua relazione allegata al Documento unico di programmazione — conta 167 dipendenti a tempo indeterminato. Dal 2019, con lo sblocco del turnover nella pubblica amministrazione e soprattutto dal 2020 con le nuove norme sulle possibilità di assunzioni per gli enti locali virtuosi (ossia con un bilancio in ordine e Crema rientra tra questi Ndr), il settore del personale ha messo in campo sforzi importanti per procedere alla realizzazione di un piano. Nel corso dell’anno sono state avviate 12 procedure selettive per assunzioni a tempo indeterminato e quattro a tempo determinato. Tuttavia, considerato l’elevato tasso di turnover, circa il 12% con 19 cessazioni e i numerosi casi di dimissioni da parte di neoassunti vincitori di concorso presso altri enti, nonostante le 20 assunzioni effettuate nel 2022 si è riusciti sostanzialmente a garantire il mantenimento della dotazione organica del 2021».

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assunzioni

Oltre agli addii, pesano dunque le rinunce: molti potenziali dipendenti partecipano a più concorsi in enti pubblici e poi scelgono la soluzione più comoda, in linea di massima maggiormente vicina al luogo di residenza. Solo nelle ultime settimane, tra i vigili, si sono registrati ben tre addii: un avanzamento di carriera, con un agente che si è trasferito in un altro Comune come ufficiale, una collega che ha scelto di non indossare più la divisa, preferendo un ruolo amministrativo in un ufficio anagrafe. E un pensionamento, che sarà effettivo con la fine dell’anno. «Per il 2023 si prevede l’attivazione di un’ulteriore serie di concorsi per far fronte al fabbisogno programmato — conclude Fontana —: troverà una puntuale definizione nel Piano triennale del fabbisogno di personale».

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