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TRAFFICO E SICUREZZA

«Via i pullman dal centro». La protesta dei commercianti

I grandi bus portano gli studenti di Sraffa, Munari e Vailati alle palestre. Il Comune cerca un’alternativa

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Novembre 2022 - 05:20

«Via i pullman dal centro». La protesta dei commercianti

CREMA - I commercianti non ne possono più. Togliere i pullman dal centro storico, in particolare i bus di Autoguidovie che effettuano il trasporto degli studenti dello Sraffa, ma anche del Munari e delle medie Vailati, verso le palestre del centro giovanile San Luigi e Serio, dove si tengono le lezioni di educazione motoria, due ore a settimana per classe.

Un problema di traffico, sicurezza e inquinamento, con i mezzi da oltre 50 posti che transitano a decine ogni giorno alle Quattro vie, percorrendo dunque le strette vie Matteotti e Cavour, con l’aggiunta del fatto che la pavimentazione in sampietrini soffre per il peso di questi pullman. Un problema che si trascina da anni, irrisolto.

Solo lo Sraffa, per fare un esempio, ha 64 classi, che significano 128 viaggi (andata e ritorno) a settimana. Contando che le lezioni di educazione motoria si svolgono anche il sabato mattina, fanno oltre 20 passaggi giornalieri, a cui vanno sommati quelli del Munari e delle Vailati.

Da tempo i commercianti del centro storico, in particolare chi ha negozi, ma anche locali pubblici tra via Matteotti e via Cavour, chiedono al Comune di intervenire. L’assessore all’Ambiente e Mobilità Franco Bordo annuncia di voler aprire un dossier, per cercare di trovare un’alternativa.

Servirà innanzitutto un tavolo con Autoguidovie, Provincia (proprietaria di Sraffa e Munari, le due scuole superiori di via Piacenza). «Vogliamo prendere in mano la situazione per cercare una soluzione – chiarisce Bordo –: andrà organizzato un incontro con tutti gli attori coinvolti, penso ad inizio 2023, per capire se si possono programmare, magari per il prossimo anno scolastico modifiche di percorso per far transitare i pullman fuori dal centro storico».

Ciò comporterebbe allungare il tragitto, dunque impiegare più tempo: le scuole dovrebbero adeguare i propri orari e l’organizzazione. Le necessità legate alla sicurezza degli allievi impongono di avere i pullman in prossimità delle scuole. Lo chiedono gli stessi docenti.

Da parte degli istituti c’è piena disponibilità al dialogo, come sottolinea il dirigente scolastico dello Sraffa Roberta Di Paolantonio. «Siamo senza palestra e nelle nostre condizioni c’è anche il Munari, adiacente alla nostra struttura – sottolinea la preside –: inevitabile dunque che la Provincia ci garantisca una sede esterna, ovvero il San Luigi. Per cercare di limitare l’impatto delle nostre trasferte in via Bottesini, l’orario è organizzato in modo da effettuare le lezioni di educazione motoria anche al sabato mattina. Ma con 64 classi da spostare una volta la settimana è evidente che l’impatto sul traffico c’è. Siccome siamo una scuola favorevole alla sostenibilità ambientale e abbiamo a cuore il benessere della città, siamo pienamente disponibili ad adeguare l’orario, prevedendo qualche minuto in più per il trasferimento degli studenti. Attendiamo che Provincia, Comune e Autoguidovie studino alternative».

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