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Migranti a scuola d’italiano: boom nel paese della Lega

Adesioni boom al corso per stranieri: «Non basta accogliere, bisogna saper includere»

Stefano Corno

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19 Novembre 2022 - 05:15

Migranti a scuola d’italiano: boom nel paese della Lega

AGNADELLO - «Non basta accogliere: bisogna anche saper includere!». Questa la perentoria esclamazione di Magda Braga, volontaria e consigliera dell’Associazione Volontari G. Boschiroli di Agnadello che, dopo due anni di stop a causa della pandemia, ha avviato un ciclo di lezioni nel quale oltre 20 studenti provenienti da 7 nazioni si cimenteranno nell’apprendimento della lingua italiana di base.

«Siamo entusiasti di essere tornati a proporre questo servizio alla comunità extracomunitaria di Agnadello», dichiara Braga. «Pur non proponendoci come una vera e propria scuola, crediamo di poter fornire a queste persone un valido supporto per affrontare le indiscutibili difficoltà che anche semplici mansioni quotidiane possono riservargli. Alcuni sono arrivati in Italia da poco, altri sono qui da più tempo ma, complice la pandemia, non hanno potuto confrontarsi con nessuno al di fuori della loro comunità. Questo comporta che molti di loro non abbiano la benché minima conoscenza della nostra lingua. Il compito mio e delle altre due volontarie Rosa e Micaela è proprio quello di contribuire alla loro integrazione».

Le lezioni, che si svolgono ogni martedì, sono di un’ora e mezza l’una e si rivolgono indistintamente a uomini e donne di ogni fascia d’età.

Manifestazioni di gradimento arrivano anche dal Municipio, roccaforte del Carroccio nel cremasco. L’Amministrazione, infatti, cogliendo i benefici che l’iniziativa può portare in ambito sociale, non ha esitato ad appoggiare il progetto fin dai suoi esordi.

«La considero un’iniziativa molto interessante», commenta il sindaco Stefano Samarati. «Le donne e gli uomini che decideranno di sfruttare questa occasione avranno la possibilità di imparare la nostra lingua in un ambiente protetto e esente da pregiudizi. Questo li aiuterà sicuramente nel loro percorso verso l’integrazione. Inoltre la socializzazione è essenziale per il loro inserimento nella società».

A questo punto la speranza dei volontari è che il boom di iscritti non sia illusorio e la partecipazione non diminuisca strada facendo.

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