L'ANALISI
19 Ottobre 2022 - 05:15
Il sindaco Fabio Bergamaschi e l'assessore Franco Bordo
CREMA - La road map per far fronte al caro energia è pronta. Il Comune di Crema detta la linea, in accordo con associazioni di categoria (commercio e artigiani). Coinvolte anche le società sportive di ogni livello e gli istituti scolastici – i confronti sono ancora in corso –: obiettivo mettere un freno ai consumi di luce e gas. I numeri dell’aumento della spesa pubblica sono da capogiro. La proiezione dei tecnici che seguono i conti pubblici parla di un esborso a fine anno pari al 104% in più per energia elettrica e riscaldamento, rispetto al 2021. In numeri assoluti significa 2.818.551 euro, rispetto al rendiconto di bilancio 2021, che aveva accertato un esborso di 1.381.608 euro.
Quasi un milione e mezzo in più, coperti solo per un terzo dai ristori garantiti dallo Stato per il caro energia, pari a 450 mila euro. Guardando agli ultimi due mesi dell’anno, cercare di restare all’interno di questa proiezione di spesa sarebbe già importante. Ieri, in sala Galleria del Palazzo Comunale, il sindaco Fabio Bergamaschi e l’assessore al Commercio e Ambiente, Franco Bobrdo hanno illustrato i provvedimenti. «Le nostre linee guida sono a disposizione del territorio senza alcuna pretesa che vengano condivise dagli altri comuni, sono evidenti le differenze di contesto», ha evidenziato il primo cittadino. Dal primo novembre e sino al 7 aprile scatterà il taglio di 30 minuti al giorno della durata dell’illuminazione pubblica. Accensione ritardata di 15 primi la sera e spegnimento anticipato di altrettanti il mattino.
In via Verdi, sotto le pensiline del mercato, le luci notturne saranno accese esclusivamente nella fascia centrale di ogni copertura. Quelle laterali funzioneranno solo la sera tra le 19 e le 20. Per le ciclabili esterne, luci spente dalle 23,30 alle 5,30 del mattino su Gronda Nord, Mosi, via Bergamo, via Macallè, via Dosso Morone e via Brescia. Sì alle luminarie natalizie, ma accese solo dalle 17 alle 22,30, allo studio deroghe per la notte di Natale e quella di Capodanno. Da ricordare che il costo orario di tutte gli addobbi della città è di 3 euro l’ora, il che significa 16,50 euro al giorno. Le luminarie vengono accese a inizio dicembre e spente dopo l’Epifania.
«Ai commercianti, in accordo con le associazioni, abbiamo consigliato vetrine spente dalle 23 e addobbi dalle 24» hanno aggiunto Bergamaschi e Bordo. Occhio di riguardo per gli impianti sportivi, strutture energivore per antonomasia. «Confidiamo che gestori e fruitori, ai quali verrà consegnato un vademecum, limitino al massimo gli sprechi». Palestre e altri impianti comunali al chiuso dovranno chiudere alle 22, mentre quelli all’aperto alle 21,30. Sono ovviamente previste deroghe per quelle società che non possono differire gli orari, in primis le professionistiche. Niente utilizzo delle palestre comunali nelle vacanze natalizie, così si evitano costose accensioni degli impianti di riscaldamento, ma anche qui ci saranno deroghe. In merito a uffici comunali, museo e biblioteca, massima attenzione al risparmio, possibile rimodulazione oraria – per il Civico l’ipotesi è di chiuderlo tre giorni la settimana –, ma tutto da definire. Nelle scuole vademecum a tutti i dirigenti, docenti e personale Ata per incrementare al massimo il taglio dei consumi. Al momento, non c’è un’ipotesi su quanto l’ente potrà risparmiare.
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