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Fontanili: il Dunas pronto a salvarne 50

Non solo lavori alle risorgive cremasche, ma manutenzioni per oltre un milione di euro sulla rete irrigua

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

10 Ottobre 2022 - 05:20

Fontanili: il Dunas pronto a salvarne 50

Uno dei fontanili cremaschi

CREMA - Oltre un milione di euro di investimenti nel solo territorio cremasco per migliorare la rete irrigua, salvaguardare i fontanili e mettere in sicurezza corsi d’acqua secondari, evitando così il rischio di tracimazioni in caso di piogge abbondanti.

Sono i cantieri che il consorzio di bonifica Dugali, Adda Serio (Dunas) metterà in campo nei prossimi due mesi.

«Abbiamo calendarizzato opere che riguarderanno tutta l’area di competenza, Cremasco compreso», ha confermato il presidente del consorzio Alessandro Bettoni.

bettoni

Il presidente Alessandro Bettoni

Il Dunas investirà 250 mila euro, provenienti da un finanziamento regionale, per il recupero di 50 fontanili che si sono interrati, o le cui bocche di risalita dell’acqua sono ostruite dalla vegetazione. Una media di 5 mila euro per ogni risorgiva. La fascia di territorio interessata è quella a nord di Crema, sino al confine con la Bassa bergamasca.

A Spino d’Adda, poi, va completata la messa in sicurezza della roggia Bontempa, che taglia in due da est a ovest il paese, passando tra le case e che tanti problemi di allagamenti ha causato in passato. Una parte è già stata riqualificata l’anno scorso, adesso il consorzio mette sul piatto altri 250 mila euro per completare l’opera.

A Offanengo, invece, è prevista la sostituzione di tutta la rete di canaline in calcestruzzo risalenti agli anni Cinquanta. Per questo cantiere, il Consorzio ha stanziato 500 mila euro. Nel frattempo tre squadre di operai, tra dipendenti del Dunas e esterni che lavorano per aziende specializzate, saranno impegnati sino a novembre nella pulizia dei canali irrigui e dei colatori dalle erbacce cresciute durante l’estate.

Verranno utilizzate tre piccole barche a fondo piatto, dotate di sistemi meccanici che permettono di strappare la vegetazione dal letto del corso d’acqua. Una lavoro di manutenzione che solitamente si tiene in piena estate. Ma che quest’anno non è stato possibile anticipare, a causa della siccità record che ha comportato una scarsa portata di molte rogge, rendendo inutilizzabili le piccole imbarcazioni.

Eliminare le essenze spontanee è fondamentale per prevenire il rischio che, in caso di piene dovute alle forti piogge autunnali, i canali esondino a causa degli accumuli, con il conseguente effetto diga. Inoltre, prepara i corsi d’acqua del cosiddetto reticolo minore alla prossima stagione irrigua, garantendo uno scorrimento ideale, in grado così di raggiungere velocemente i terreni.

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