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L'INTERVISTA

Area omogenea, il neo presidente: «Cremasco unito e più forte»

Rossoni: «Torniamo protagonisti a livello provinciale. Sanità, trasporti e viabilità i nodi»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

06 Ottobre 2022 - 05:25

Area omogenea, il neo presidente: «Cremasco unito e più forte»

Gianni Rossoni

CREMA - Il focus sono le infrastrutture e la Sanità, ovvero arrivare finalmente al completare il raddoppio della Paullese, migliorare il trasporto ferroviario e garantire l’attuazione della riforma regionale del Welfare secondo le esigenze del territorio. Il terzo punto sono i servizi al cittadino: «Così il Cremasco potrà sfruttare il suo valore aggiunto, che molti territori ci invidiano, quello di essere consorzio da 50 anni». 

Gianni Rossoni, 73enne sindaco di Offanengo, politico di lungo corso di area cattolico moderata, già consigliere e poi vicepresidente regionale, assomma ora l’incarico di presidente dell’Area omogenea e del Comitato ristretto dei sindaci di indirizzo e controllo di Consorzio IT, la società che ha preso il posto di Scrp ed è il braccio operativo degli enti pubblici locali.

rozssoni

A lui i sindaci cremaschi (due soli i voti contrari: Giuseppe Lupo Staghellini di Monte e Davide Bettinelli di Chieve) hanno affidato l’altra sera il compito di rilanciare l’azione dell’Area omogenea, che negli ultimi anni aveva visto l’uscita degli otto recedenti, poi rientrati.

Come intende muoversi in questi prima fase?

«C’è stato un grande lavoro alle spalle per ricomporre l’unità territoriale, merito anche di Bruno Garatti, amministratore delegato di ConsorzioIT. La prima cosa da fare e consolidare questa ritrovata unità territoriale. Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi lo aveva già enunciato in estate».

cremasco

Ci sarà una giunta al suo fianco?

«Martedì 18 alle 18 si riunirò il comitato ristretto di ConsorzioIT (nucleo di 13 sindaci, Ndr) per affrontare il tema della bozza di regolamento dell’Area omogenea e una proposta di organo collegiale. Ipotizzo possa essere composto da 6-8 sindaci. Evidente che servano tempo, passione e idee da mettere in questa rinnovata esperienza».

Quale la prima priorità da affrontare?

«La direzione generale di Asst dovrà convocare i sindaci per dare attuazione alla riforma regionale per la parte che riguarda la Sanità territoriale. A livello organizzativo, ma anche di contenuti, ad esempio cosa conterrà la Casa di comunità a Crema. E poi il ruolo dei Comuni, anche sulla base dell’emergenza vissuta con il Covid. Ho già proposto un gruppo di lavoro su questo tema. In merito alle infrastrutture vogliamo tentare di capire quando il nuovo ponte di Spino della Paullese verrà messo a gara. E il tratto di Zelo Buon Persico, quando si farà il raddoppio?».

Con una certa amarezza Rossoni poi aggiunge: «Era il 1994 quando con i gonfaloni noi amministratori locali eravamo al rondò della Cerca chiedere il raddoppio della Paullese».

Poi il trasporto su ferro.

«La nostra linea per Milano deve migliorare. Ci muoveremo compatti nei confronti di Regione e Rfi. Un’altra infrastruttura che ritengo fondamentale è la fibra ottica, opera da completare. Merito all’ex presidente dell’Area omogenea Aldo Casorati che l’ha portata a buona parte del territorio. Qualcuno è ancora fuori, ci sono Comuni importanti, Bagnolo, Pandino, Offanengo e Crema».

Come deve agire l’Area omogenea per ottenere risultati?

«Ci si rapporta con gli enti superiori e si va a bussare a chi di dovere. Dobbiamo avere il giusto protagonismo e interloquire con il Consorzio.It, verificando che il cda attui la propria mission. E poi concentrarci sull’alta formazione professionalizzante, rafforzando la fondazione deputata a promuovere questi corsi. Senza dimenticare la promozione degli stessi nelle scuole. Vogliamo dare alle aziende la possibilità di poter avere competenze sempre più adeguate a quelle che sono le loro necessità».

Le voci fuori dal coro, come le giudica?

«La compattezza che serve all’Area omogenea non significa sempre unanimità. Pienamente legittime le critiche, ma ora l’obiettivo è agire».

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