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IL SOGNO È REALTÀ: LA FESTA DELLA PROMOZIONE

Al cielo il trofeo della Lega, brividi infiniti di passione

Curva Favalli stracolma, il grazie del mister ai ragazzi e ai tifosi: «Siete un pubblico super»

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

02 Giugno 2025 - 21:41

CREMONA - La giornata è calda, ma lungo la schiena corrono brividi di eccitazione che arrivano dritti al cuore. Il palco al centro del campo evoca dolci ricordi: su quella pedana, tre anni fa, salivano Ciofani, Pecchia e Braida. Stavolta gli applausi e i cori di una curva Favalli stracolma sono tutti dedicati a Stroppa, al Mudo Vazquez, al cigno De Luca, a quello scatenato di Pickel, ma soprattutto all’integerrimo capitano Matteo Bianchetti, autentica bandiera come Michele Castagnetti.

Lui è il simbolo di un progetto che in quattro anni ha visto la squadra salire nella massima serie due volte. I bambini e le bambine del settore giovanile si schierano ai lati della pedana. Allo Zini la musica rimbomba ma è un dolce sottofondo. Sugli spalti dello Zini stavolta non si discute di formazioni e di punti da conquistare. Nessun dibattito: conta solo essere lì per celebrare una Cremonese che mette tutti d’accordo e riaccende la passione.

La Lega B ha consegnato alla Cremonese il terzo trofeo riservato all’ultima squadra promossa, sfinita dalle fatiche, reduce da una notte insonne ma felice e convinta di aver meritato il traguardo. Guardi negli occhi i giocatori e tutti hanno la stessa luce: dall’esordiente al veterano. Scoppia di gioia Folino, passato a metà stagione dalla matricola Juve Stabia alla massima serie. Esulta anche Vazquez, che si sente ancora un ragazzino e non sazia mai la fame di successi. Barbieri, da mezza riserva del Pisa è una delle scommesse vinte da Giacchetta, De Luca è andato oltre la diffidenza tanto da ricevere il premio come Mvp dei playoff. E poi c’è Pickel, che ha mantenuto la promessa di riportare la Cremonese dove l’aveva trovata. Tante piccole storie compongono un grande successo. Come quelle di Fulignati e Vandeputte, i grandi colpi dell’estate, dai playoff con il Catanzaro al salto della vita.

«Questa curva è sempre stata da serie A» esordisce Gianni Balzarini, che ha condotto la cerimonia al fianco di Eleonora Busi. Il premio come Mvp a De Luca apre la passerella della Cremonese alla presenza del presidente grigiorosso Francesco Dini. Si parte con la squadra e il culmine si raggiunge con l’ovazione per l’ingresso di Vazquez: «Quando sono arrivato a Cremona — rivela — ho sentito la fiducia e ho solo praticato il mio gioco. Sono un po’ vecchio ma cerco di stare bene fisicamente, che è la cosa più importante».

Dopo lo staff tecnico ecco l’acclamazione per il condottiero: Giovanni Stroppa, sommerso dagli applausi e dai cori. «Abbiamo fatto un grandissimo percorso nei playoff, ringrazio tutti quanti ma in particolare questi ragazzi perché senza di loro non faremmo nulla. Siamo sempre stati accompagnati da un pubblico straordinario, la curva è sempre piena e partecipe. Meritate sicuramente la serie A perché avete fatto la differenza sugli spalti».

Anche oggi.

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