L'ANALISI
08 Giugno 2025 - 12:24
CREMA - «Mi chiedete se ho copiato gli occhiali da Ciccio Graziani? Assolutamente, no, è lui che è arrivato dopo. Anzi, vorrebbe rubarmi anche i capelli». Un travolgente Andrea ‘Lucky’ Lucchetta, che ha mantenuto il taglio che lo ha reso celebre quando era un asso della pallavolo, ha tenuto banco ieri mattina nell’iniziativa ‘Un campione in famiglia’, organizzata nell’ambito di SportivaMente, la festa dello sport cremasco. Insieme a lui c’erano, appunto, Ciccio Graziani, ex campione del mondo di calcio, e Adriano Panatta, il tennista italiano più popolare e vincente prima di Jannik Sinner.
Sul piazzale della Croce Rossa si sono dati appuntamento più di 300 bambini, per giocare a calcio, tennis e volley con i campioni del passato, nei tre campi allestiti da Generali assicurazioni. «I bambini hanno bisogno di giocare – ha commentato Lucchetta riassumendo anche il pensiero dei suoi due colleghi – perché poi il gioco può trasformarsi in sport. Il gioco appartiene alla mia filosofia di vita. Io mi ritengo un animatore, uno che vuol fare innamorare di questa disciplina. I bambini hanno bisogno di identificarsi in una schiacciata. Dove ci sono loro, c’è energia».
E di energia ce n’era a volontà ieri mattina, con il vice sindaco Cinzia Fontana, presente insieme al delegato allo Sport Walter Della Frera, che ha commentato: «È un’iniziativa che racchiude fiducia, passione, sport, bellezza, cuore e famiglia. Grazie per aver scelto Crema per testimoniare i valori dello sport».
SportivaMente ha animato ieri anche piazza Garibaldi, piazza Duomo, piazza Aldo Moro, piazza Giovanni XXIII e largo Falcone e Borsellino. Quarantaquattro società cittadine hanno esposto i loro stand, hanno fornito informazioni e offerto dimostrazioni, facendo divertire i bambini in un vero e proprio centro sportivo dove tutte le discipline sono state rappresentate.
Tra un torneo di calcio e uno di basket, una simulazione in barca a vela e uno spettacolo di wrestling, tra un’esibizione di Strongman e un’arrampicata sulla parete di roccia, il divertimento è stato assicurato.
Oggi è in programma la terza e ultima giornata. Oltre a dimostrazioni di bridge, badminton, arti marziali, danza, fitness e pallavolo, alle 18 ci sarà un incontro con Alessio Tacchinardi, già calciatore di Juve e Nazionale, seguito dall’assegnazione del premio alla carriera a Bobo Begnis, ex arbitro di serie A di basket.
«Lo sport è una staffetta senza fine: si impara da chi c’era prima e si trasmette a chi verrà dopo. Io non ho rimpianti o nostalgie; il nuoto mi ha solo dato tanto».
Si è espresso così, Massimiliano Rosolino, ex campione olimpico, in collegamento video ieri pomeriggio con il palco del talk di SportivaMente. Sul quale era invece presente Efrem Morelli, campione paralimpico. A intervistare entrambi, dopo l’introduzione di Walter Della Frera, delegato allo Sport, sono stati Paolo Gualandris, direttore del quotidiano ‘La Provincia’, e Dario Borroni di Over Limits.
Dopo un commento sull’attacco razzista a Sara Curtis, nuova primatista italiana di colore sui 100 metri stile libero, i due ospiti hanno parlato dei loro successi e dei loro momenti difficili, delle emozioni e delle senzazioni provate in anni di carriera.
«Se avessi potuto, avrei nuotato per tutta la vita – ha affermato Rosolino – ma mi tengo in forma con la corsa e il canottaggio, perché lo sport allena la mente».
E Morelli, costretto su una sedia a rotelle da un incidente capitatogli nel 2000, ha aggiunto: «Lo sport è la mia vita, mi ha formato, mi ha indicato la retta via e mi ha insegnato i valori fondamentali».
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