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Forze giovani per la Protezione civile

Studenti dell’Anguissola e del Ghisleri protagonisti della maxi esercitazione in via Palestro

Mariagrazia Teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

13 Aprile 2025 - 10:11

CREMONA - Circa 150 studenti fra liceo Anguissola e istituto Ghisleri hanno preso parte, ieri mattina, alla prova pratica conclusiva del progetto di educazione alla Protezione civile. Un percorso formativo iniziato in aula con lezioni frontali, proseguito con incontri online e infine concluso con la prova pratica di ieri: un’esperienza di realtà per avvicinare i ragazzi alla cultura della Protezione civile e di promuoverne la conoscenza, soprattutto tra i più giovani.

‘Campo base’ la grande area verde all’aperto comune alla sede staccata del liceo Anguissola e allo scientifico Aselli, in via Palestro: lì sono state allestite le cosiddette isole didattiche, sette in tutto, quest’anno in versione duplicata a causa della forte adesione al progetto. Gli studenti hanno potuto sperimentare in prima persona diversi ambiti operativi: montaggio tende, eseguire la pianificazione e la progettazione di un campo di emergenza, conoscere le dinamiche che muovono l’operato dei Vigili del fuoco (a partire da vestizione, equipaggiamento e attività operative), insacchettare la sabbia (in caso di alluvioni e frane), costruire e installare le torri faro, un sistema di illuminazione portatile con alimentazione da rete elettrica o da gruppo elettrogeno.

«Siamo davvero soddisfatti, non ci aspettavamo una così larga partecipazione — spiega Ilaria Pisani funzionario referente della protezione civile provinciale —. Tanto abbiamo dovuto raddoppiare sia il numero delle isole didattiche sia dei volontari che seguono passo passo i ragazzi nell’utilizzo delle attrezzature o nelle simulazioni. Spegnere un incendio ad esempio».

L’iniziativa, finalizzata a far conoscere i comportamenti da attuare in caso di calamità naturale, ha anche un obiettivo legato alla prevenzione. «Nelle prime lezioni teoriche del corso, i volontari hanno spiegato il corretto comportamento da tenere nelle emergenze. E ancora prima quali sono le buone pratiche di Protezione civile da seguire, piccoli accorgimenti per prevenire un danno maggiore. Ad esempio, in caso di terremoto, se mi trovo in casa, è bene stare alla larga dalle librerie. Una cosa banale a cui nessuno pensa. Se la libreria non è fissata alla parete il terremoto la farà cadere e saremo sommersi dai volumi. Così come tanti altri piccoli accorgimenti, sempre nell’ottica della prevenzione. Importante è prestare attenzione al contesto in cui ci si trova, soprattutto se affollato. Dove sono le vie di fuga? E le scale antincendio?».

Nozioni teorico-pratiche utili a diffondere tra i più giovani l’importanza della consapevolezza del rischio in caso di emergenza e dei comportamenti da seguire per la propria e altrui incolumità. Hanno attirato la curiosità dei passanti le vetture, i camion, i mezzi parcheggiati in via Palestro e sul sagrato della chiesa di San Vincenzo, con i loghi delle organizzazioni alla manifestazione: Lo Stagno, Volontari Olmesi, Associazione Nazionale Alpini – Sezione Cremona-Mantova, Nore, Gc Cremona, Soic, Padus e Gc Sospiro. Franco Cattadori è uno degli storici volontari dello Stagno. «Ho iniziato nel 1998 e non ho più smesso — dice con orgoglio —. Sia un’inondazione, un terremoto o comunque anche un semplice aiuto ad un anziano in difficoltà è la mia missione. Purtroppo siamo rimasti in pochi, i giovani che sempre meno si avvicinano al mondo del sociale. E non sanno quanta gratitudine e riconoscenza riceverebbero in cambio».

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