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CREMONA CAPITALE DEL GUSTO

Vent’anni di BonTà, paradiso dei sapori

Gran debutto in Fiera con il meglio della produzione del Made in Italy

Claudio Barcellari

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22 Febbraio 2025 - 21:32

CREMONA - Tradizionale taglio del nastro, questa mattina, al festival cremonese dell’enogastronomia per l’inaugurazione dell’edizione 2025 de Il BonTà, aperta anche domani e lunedì a CremonaFiere. Con qualche novità rispetto agli scorsi anni.

All’inaugurazione hanno preso parte le principali autorità cittadine, tra cui gli esponenti dell’amministrazione comunale. «Il BonTà è un evento piacevole – commenta Rodolfo Bona, assessore alla Cultura – sia per il contesto della manifestazione, che attira sempre visitatori, sia per la qualità di ciò che si espone. Fa gioco anche la cordialità della situazione nel suo insieme. È una grande soddisfazione essere qua a inaugurare come amministrazione un evento di questo calibro». Anche Santo Canale, assessore alla Sicurezza, partecipa al grande rullo di tamburi: «Bellissima iniziativa – chiosa – che permette di conoscere e degustare i prodotti tipici della nostra Italia, assicurando un momento per ‘coccolarsi’ con la buona cucina».

Negli anni l’organizzazione della kermesse ha subito qualche modifica. «Il BonTà compie 20 anni – commenta il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni –. Negli ultimi anni, dopo lo stop del 2020, abbiamo dovuto apportare qualche cambiamento al format per adeguarlo alle richieste del mercato e fornire nuove opportunità di affari per le aziende, oltre che di valorizzazione delle produzioni presso il consumatore. Come per altre nostre manifestazioni, anche per Il BonTà abbiamo puntato sul rinnovamento e sulle collaborazioni territoriali e organizzative. L’inserimento di Gusto DiVino è stato il primo tassello, introdotto già lo scorso anno, con un’area completamente dedicata all’enologia. Quest’anno abbiamo inoltre aumentato la proposta grazie ad una selezione di birre artigianali e all’area mixology oltre all’ampio spazio dedicato alla presentazione delle strade del gusto lombarde con un’area dedicata e che attraverso gli eventi raccontano le eccellenze dei territori».

Tra gli stand i visitatori trovano di tutto e di più. Giovanni e Nicola (di Danieli, forno delle Puglie) hanno portato i loro profumati taralli. «Siamo un tarallificio storico – raccontano – e abbiamo specialità per tutti i gusti: pizza, finocchio, peperoncino, cime di rapa. Veniamo a Cremona da Bitonto, ormai da anni. La manifestazione è appena iniziata, ma gli scorsi anni è sempre andata bene».

Altrove, spiccano le tipicità del centro Italia. Come la porchetta, immancabile cavallo di battaglia toscano. «Proponiamo prodotti toscani – racconta Umberto, mentre incontra la clientela al suo stand – con un occhio particolare ai nostri salumi. Speriamo che la manifestazione vada bene: siamo già venuti lo scorso anno, dopo una lunga interruzione». Conquista l’attenzione dei presenti il ‘corridoio’ dei vini, un lungo percorso che si snoda al centro del padiglione espositivo. «Le nostre cantine – racconta Alessandro, allo stand di Vigne Centro Sardegna – sono situate in un’area chiamata Mandrolisai, nel cuore dell’isola. Abbiamo un disciplinare con cui facciamo due doc che variano per età delle viti, arrivando fino a 5mila bottiglie l’anno. È la prima volta che partecipiamo a Cremona, e trovo che il format sia interessante. Vedo che il focus è anche sul food».

Tra gli stand capita anche di imbattersi in tradizioni scritte al passato remoto. Come quella di Matteo e Michela Archetti, eredi di una cantina che produce Franciacorta da sei generazioni. «Abbiamo portato sul mercato le nostre uve prima ancora che il Franciacorta diventasse un business – spiega Matteo –. I nostri prodotti di punta sono pinot nero in purezza e chardonnay in purezza. Quanto ai rossi, valorizziamo la storia del territorio, dando spazio soprattutto alle uve bordolesi. È la seconda volta che partecipiamo al BonTà».

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