L'ANALISI
22 Settembre 2024 - 15:47
CREMONA - Una città che cammina con lo stesso passo, pronta a tendere la mano a chi cade o rimane indietro. La Festa del Volontariato di Cremona, che oggi ha festeggiato la sua trentesima edizione, ha richiamato in piazza del Comune tantissime persone - complice anche la felice combinazione fra bel tempo e altre numerose manifestazioni in città - per restituire il panorama corale di oltre cento realtà, fra associazioni di volontariato, istituzioni ed enti. Un'edizione, questa, particolarmente dedicata al tema del benessere sociale, declinabile in molti modi, ma oggi rilanciato soprattutto dal punto di vista sociale e sanitario, anche grazie ai diversi appuntamenti promossi dal comitato organizzatore (Forum Provinciale del Terzo Settore di Cremona, del Cremonese, del Cremasco e del Casalasco e CSV Lombardia Sud ETS), col patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona e il patrocinio della Provincia di Cremona, nonché il contributo e della collaborazione di ATS Val Padana, ASST di Cremona, Fondazione Città di Cremona, Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona.
NUOVI ORIZZONTI DELLA SALUTE E DELLA GIUSTIZIA
I nuovi orizzonti del concetto di 'salute' e una comunità che crea giustizia e una giustizia che crea comunità erano infatti i due filoni dell'edizione 2024 della Festa, composta da un centinaio di stand e incorniciata da due spazi allestiti per dibattiti, presentazioni, concerti e incontri tematici: uno in cortile Federico II e l'altro nella tensostruttura allestita di fianco al Battistero. "Siamo più di 100 associazioni oggi, e siamo orgogliosi di poter incontrare la città anche quest'anno. Sono 30 anni di Festa del Volontariato, e non li dimostriamo: siamo sempre bellissimi", ha detto Donata Bertoletti, portavoce del Forum Terzo Settore, ricordando i tanti eventi di rilievo programmati nel corso della giornata, poco prima di moderare l'incontro 'Prospettive per la Sanità Territoriale', al quale hanno partecipato i direttori generali di ATS Val Padana, Ida Ramponi e dell’ASST di Cremona, Ezio Belleri.
"Vedo tanti giovani oggi, e dopo 30 anni, fin dai primi momenti, trovo che la Festa abbia un grande senso - ha commentato Giorgio Reali, consigliere di CSV Lombardia Sud ETS -. Questo è un percorso anche formativo, di relazione, di incontro non solo con la comunità. La piazza incontra i problemi, i bisogni e le risposte che possiamo dare come volontariato e Terzo settore", prima di chiudere con un messaggio di solidarietà ai comuni colpiti dall'alluvione in Emilia-Romagna.
IL VALORE DELL'INCONTRO E DELL'IMPEGNO CIVICO
"Siamo qui non solo come compito istituzionale - ha spiegato Luca Burgazzi, assessore comunale con la delega alle associazioni -: ciò che è in piazza oggi è un pezzo fondamentale dell'identità della nostra città. In un tempo in cui il termine 'identità' è usato spesso come elemento di opposizione, questa piazza ribalta lo schema: le associazioni fanno dell'incontro con l'altro e della comprensione dell'altro la loro caratteristica principale". Nel pomeriggio, fra i tanti appuntamenti, anche uno dedicato alle cure domiciliari con Elisa Uccellini, Jacopo Moro, Ester Mottola, Letizia Bazzola, Corinne Fiorini e il concerto in ricordo di Mauro Moruzzi con Sempre + Mauro, a cura dell’Associazione Mauro Moruzzi APS.
UN PROGETTO PER GIOVANI E CITTADINANZA ATTIVA
Tra i momenti più significativi della mattinata, anche la consegna degli attestati ai ragazzi che hanno partecipato al progetto 'Ci sto? Affare fatica', un modo per recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale, dei più giovani per valorizzare al meglio il tempo estivo attraverso attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni. Giunto alla sua terza edizione, il progetto - curato da Cosper s.c.s. in partenariato con il Servizio Quartieri Beni Comuni e Orti Urbani del Comune di Cremona - è stato presentato da Silvia Corbari: "Per una settimana, ogni mattina, questi ragazzi hanno collaborato nella cura e piccola manutenzione della comunità, sistemando panchine, parchi, gradinate. Un segno di attenzione che inizia con i ragazzi e che speriamo si trasmetta anche alla comunità". Con Corbari anche Francesca Romagnoli, vicesindaca e assessore con delega al bilancio, risorse umane, innovazione e quartieri: "I luoghi che abitiamo sono luoghi popolati da tante persone diverse e tante comunità - ha detto -. Queste attività sono anche un modo per unirci e danno la possibilità ai ragazzi di conoscersi e crescere. Avete dato una pennellata di gioia e vivacità a quartieri che ne avevano bisogno".
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