«Ehi bro, la pacchia è finita!», sorrisi e timori d’inizio anno

CREMONA - Le voci dei bimbi riecheggiano nella via, le rastrelliere delle biciclette sono tutte occupate, una coppia di fidanzatini in effusione è appoggiata alla cancellata: suoni e immagini dal primo giorno di scuola in via Palestro. Ma la sintesi massima del rito d’inizio anno scolastico è data dal saluto di uno studente: «Ehi, bro! La pacchia è finita», i due si stringono le mani, un abbraccio e via verso l’ingresso: tutti accalcati per correre a prendere i posti migliori. Ieri le lezioni sono iniziate per elementari, medie, Ghisleri, Stradivari e Stanga.

Oggi la campanella suonerà per tutti gli studenti cremonesi: 13.039 ragazzi. Alessandro Bertolotti, Damian Conerzan e Leonardo Mazzocchi vanno in terza: «Speriamo bene. Siamo emozionati. Oggi conosceremo i nostri nuovi compagni. Il gioco si fa difficile». Carlo Vuoto, docente storico del Ghisleri, è al suo ultimo anno di insegnamento: «Iniziamo quest’avventura. ogni anno è nuovo e poi questo sarà il mio ultimo». Mara Fornaroli e Laura Trevisani dicono all’unisono: «Siamo contente di iniziare, i ragazzi ci mancavano. abbiamo progetti e idee nuove che non vediamo l’ora di mettere a punto».

Scuola: oltre 40mila sui banchi. E l’inizio dura due giorni

Da Crema a Casalmaggiore passando per Cremona: tra oggi e domani suona la prima campanella negli istituti della provincia

Gabriela Veiga e mamma Rosimery arrivano dal Brasile: «Mia figlia si è trasferita qui la settimana scorsa, è tutto nuovo per lei». Gabriela la guarda: «Spero di trovarmi bene, un po’ di paura credo sia comprensibile». Poco più in la l’emozione del primo giorno è nello sguardo di Faustin Preci, giacca blu, capello cortissimo e un musino da furbo che incrocia lo sguardo di suo fratello Darlen. Papà Marketin ed Edlira Rrasi sorridono: «Inizia anche Faustin, è tutto emozionato e contento di fare la scuola del fratello». E poi sottovoce: «Anche noi siamo contenti che inizia la scuola».

Ilaria Tonani insieme Chiara Frassini organizza una foto di gruppo: il primo giorno è sempre il primo giorno. Sebastiano si mette in posa fra papà Alessandro Rossi e mamma Serena Ferpozzi che racconta: «Le maestre vestite da pirati hanno diviso i bimbi per sezione consegnando il doblone ad ogni bambino. Nonostante l’ambiente nuovo iniziale si è divertito, ha rivisto alcuni compagni dell’infanzia ed è pronto a tornare».

Kevin Arapaj e Adriano Miragoli alla richiesta se sono felici di ritornare a scuola si esprimono in un prolungato: «Siiii». E come dare loro torto se ad accoglierli c’è il sorriso della maestra Silvana Loccisano col cartello Benornati, oppure la maestra Monica Ferrini si presenta vestita da Gabbianella, anticipando quale sarà il tema dell’anno: La gabbianella e il gatto di Sepulveda. A liuteria l’ingresso in aula è la consegna alle matricole di legno, strumenti e armadietto, nella sezione moda l’accoglienza propone laboratori di musicoterapia, di teatro e un tour in città.

Se serve, la scuola bocci. Le sconfitte insegnano...

Sempre più genitori si rivolgono al Tar a ‘tutela’ dei figli: la riflessione di Ferrari. Ecco perché può essere un atto educativo e didattico, sul percorso dell’autostima