L'ANALISI
27 Aprile 2022 - 16:51
SONCINO - È il Gioco dell’Oca ma al posto della fattoria c’è un castello e le pedine sono i più noti personaggi storici del borgo medievale. Nelle caselle da percorrere c’è la Pieve, c’è la Filanda e pure il Pozzo della Venina. Ogni tanto qualche pennuto, per mantenere comunque la tradizione. La simpatica idea viene dalla Pro loco per incentivare il turismo. Le scatole sono già in vendita, a pochi euro, nel Museo della Stampa. I fondi vanno ovviamente alla promozione della città.
«In realtà sono circa 20 anni che vendiamo delle versioni del gioco a tema ‘incisioni’ al Centro Studi Ebraici. Quando sono finite le copie mi sono chiesto, perché non ricrearle ma a tema soncinese?» racconta il responsabile del Museo della Stampa Giuseppe Cavalli. Detto fatto. Volontari al lavoro col pennino, il mouse e le stampanti ed ecco che nasce il curioso boardgame del Gioiello sull’Oglio.
Le regole restano le stesse, cambia lo scenario. In mezzo alle oche ci sono i gonfaloni, Santa Maria Assunta, delle Grazie, l’Azzanelli, Ezzelino da Romano e Leonardo Da Vinci (che ha lasciato testimonianza del suo passaggio a Soncino).
Non mancano poi, ma era scontato, le Radici Amare simbolo della cittadina e i non meno iconici quadri realizzati da Andrea Ghisoni. Campeggia il Tarantasio, terribile drago della mitologia lombarda, che all’ombra dei Matéi, molto prima che esistessero, avrebbe creato il suo nido nel cuore del Lago Gerundo.
Il gioco è accompagnato da un manuale che racconta leggende e curiosità di una delle 300 località più belle del mondo.
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