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SONCINO

«I Matéi torneranno al lavoro: doneranno i rintocchi come 516 anni fa»

L’ultima ambiziosa impresa degli Amici della Rocca è proprio quella di riattivare i due piccoli ometti che fanno la guardia alla piazza

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

20 Aprile 2022 - 16:16

«I Matéi torneranno al lavoro: doneranno i rintocchi come 516 anni fa»

I famosi Matéi di Soncino a lavori finiti

SONCINO - I due piccoli ometti che fanno la guardia alla piazza e che impugnano uno ciascuno un martelletto per picchiare sulla campana, torneranno a dare i rintocchi proprio come facevano 516 anni fa. L’ultima ambiziosa impresa degli Amici della Rocca, associazione di volontari guidata da Mauro Belviolandi, è infatti proprio quella di riattivare i famosi Matéi di Soncino, dono della Serenissima Repubblica di Venezia al Primo Borgo Franco d’Italia. E non solo: avrà anche un ‘look’ molto più lagunare.

Adesso si lavora di squadra, compasso e righello. Poi le carte andranno portate alla Soprintendenza a cui spetta, ovviamente, l’ultima parola. Intanto però c’è già entusiasmo e approvazione da parte del Comune che, in effetti, finora dalla collaborazione degli Adr ha guadagnato: un Ponte di Fuga restaurato, una nuova piazza floreale e presto forse anche un tour virtuale e un dizionario soncinese-italiano. Mica poco, specie se gratis. 

I matèi veneziani di piazza Garibaldi costituiscono una preziosa testimonianza storica

Belviolandi e i suoi hanno aspettato la Pasqua per far trovare ai soncinesi nell’uovo una bella sorpresa. Eccola qui: «I matèi veneziani di piazza Garibaldi costituiscono una preziosa testimonianza storica e dal 1506 hanno scandito per secoli le ore e i quarti d’ora della nostra comunità – spiegano gli Amici della Rocca –. Per questo, in coordinamento col Comune, abbiamo deciso di rimetterli in funzione ripristinandone i movimenti».

Il lavoro sulla parte meccanica, già di per sé complesso, non sarà però l’unico in cui gli AdR si cimenteranno a breve: «Restaureremo anche il quadrante in cotto, posato a metà degli anni settanta, a cura del soncinese Fabrizio Pirletti e del Gruppo Deca. Già ora il quadrante è bellissimo, con la riproduzione in cotto dei segni zodiacali come a Venezia; il nostro restauro vorrebbe essere una sorta di completamento, un rivestimento che lo protegga dall’usura del tempo e delle precipitazioni atmosferiche, ma, nello stesso tempo, che lo renda coerente con gli splendidi cromatismi della tradizione veneziana».

Già dal primo rendering, messo a disposizione sul sito dagli Amici, il colpo d’occhio è assolutamente positivo. Bisogna però, se non per logica almeno per scaramanzia, frenare un poco gli entusiasmi. Almeno per ora. I ‘Nuovi Matéi’, per adesso, sono molto più di un’idea ma molto meno di un cantiere aperto.

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