L'ANALISI
JUKEBOX GRIGIOROSSO
27 Dicembre 2025 - 12:30
CREMONA - Un signore di cognome Conte, e di nome Paolo, parecchi anni fa ha scritto una canzone su un pomeriggio troppo azzurro e lungo per i suoi gusti. Proprio il tipo di pomeriggio che un altro signore anche lui di cognome Conte, ma di nome Antonio, ha intenzione di rifilare ai tifosi grigiorossi allo Zini. Che fare per evitarlo?
L’azzurro del Napoli è smaltato di fresco dalla vittoria della Supercoppa. E con un allenatore come Conte è difficile sperare che la sua squadra faccia fatica a smaltire la sbornia. Al contrario, aver messo in bacheca il primo pezzo d’argenteria disponibile della stagione ha senz’altro dato una poderosa spinta alla squadra, che in classifica è nella scia delle due milanesi. Buongiorno e Gutierrez vengono segnalati in rientro.
Per la Cremo il punto preso con la Lazio con merito, anche se con spavento finale, assicura serenità e convinzione. Nicola non avrà Ceccherini che salta un turno per il fallo con cui ha salvato la baracca all’Olimpico. Il Conte della canzone si lamenta della noia, ma per questa partita la noia non è fra i convocati. Fra l’altro la Cremo stenta in casa quanto il Napoli ha l’inceppo facile in trasferta. Se sul botteghino dello Zini campeggia il cartello tutto esaurito vuol dire che la gente annusa una sfida asimmetrica ma poco prevedibile.
Comunque vietato farsi troppe illusioni, nella serie A circolano due squadre sulla carta fuori categoria, e il Napoli è una delle due. Nicola dovrà inventarsi qualcosa per non accorgersi di non avere più risorse. Sovrana attenzione va posta nel non creare i buchi in cui amano infilarsi Mc Tominay e Neres, quest’ultimo l’uomo la cui statuina i tifosi napoletani metterebbero volentieri nella culla del presepio se non fosse già occupata.
Hojlund è un centravanti della stazza giusta per Baschiroccia. Lobotka è la centralina del gioco azzurro, ma l’arsenale tecnico e tattico del Napoli è da superpotenza nazionale, chiaro che l’impianto grigiorosso verrà sottoposto a sollecitazioni impietose.
Per essere chiari, la Cremo dell’Olimpico non basterebbe per fermare il Napoli. Ci vogliono più qualità, più precisione; azzerare o quasi le occasioni avversarie come si è fatto con la Lazio stavolta non è un piano di lavoro credibile. Solo una Cremo in edizione straordinaria può pensare di imporre a Conte la partita che dei suoi pensieri all’incontrario va.
Scudetto bis da una parte, salvezza possibilmente con la esse maiuscola dall’altra, queste sono le destinazioni che le due squadre si pongono come capolinea stagionale. Per tutt’e due allo Zini passa il treno dei desideri. E la Cremo ci proverà, a saltarci sopra per prima, lasciando il Conte che di nome fa Antonio a godersi il pomeriggio troppo grigiorosso e lungo che non si aspetta.
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