L'ANALISI
06 Novembre 2025 - 14:33
CREMONA - Non esageriamo con gli scontri diretti. Pisa e Cremonese sono due neopromosse, che però si stanno costruendo due carriere diverse in questa serie A. La squadra di Gilardino sbarca il lunario a suon di pareggi, quella di Nicola si sta tenendo ben alla larga dalla zona rossa della classifica nonostante lo stop con la Juve. Insomma, piano con le confidenze, e soprattutto manteniamo le distanze. Se Gilardino si allarga un po’ troppo, Nicola si ricordi la vecchia canzone dei Nomadi: Vai via, cosa vuoi.
Certo, è logico che il Pisa speri di cancellare a spese dei grigiorossi il suo doppio zero: quello delle vittorie, e quello dei gol segnati in casa. Ma altrettanto chiaro che la Cremo non va all’Arena Garibaldi per risolvere i problemi degli altri, ma per rimettersi in marcia.
La squadra di Gilardino, anagraficamente giovanissima, non va comunque snobbata, anche perché non perde da quattro partite. Fra l’altro i nerazzurri sembrano due squadre diverse a seconda che giochino in casa o fuori: all’Arena zero gol fatti e due subiti, fuori casa sette fatti e dodici incassati. Disinvolta la gestione dell’allenatore, che fra le ultime due partite ha effettuato un turn over radicale, sette titolari diversi. E con la Cremo c’è da aspettarsi un altro turbinante giro di valzer.
A Pisa si ripete il gioco di ruolo già visto a Genova, con la squadra di casa che cerca la svolta, e intanto prova a sgonfiare le gomme ai grigiorossi. I quali sono chiamati a ripetere la prestazione di Marassi, dove hanno spento le velleità avversarie con una prova di concreta personalità.
Partita delicata sul piano tattico, il Pisa si accende quando può giocare di rimessa, la Cremo ama fare la partita ma dovrà farlo con sovrana attenzione a non concedere spazi ai colpi d’incontro nerazzurri.
Occhio a Tramoni che fatica a ingranare ma alla Cremo ha già creato problemi, come Moreo che è fresco della doppietta col Toro; occhio anche a non dare spazi alle punte di peso Nzola e Meister. Senza dimenticare che Gilardino ha in mano un jolly di nome Cuadrado.
Nicola anche con la Juve ha raccolto preziose indicazioni, per esempio sulla capacità confermata da Vandeputte nel ruolo di centromediano, sulle potenzialità esplosive di Barbieri sulla fascia destra, sul ruolo di leader che Vardy sta prendendo nella squadra. Peccato che per il recupero degli infortunati pare tocchi aspettare la sosta.
Pisa Cremonese è la partita che forse più di tutte è legata al comune ricordo di Gigi Simoni. Prima della partita ci sarà un omaggio all’indimenticabile Gigi. Ma poi si gioca, a muso duro. E se il Gila si prende troppe confidenze, Davide sia pronto a rimetterlo al suo posto. In dialetto cremonese sarebbe più espressivo, ma il senso è quello anche in italiano: vai via, cosa vuoi? Pisa Cremonese deve restare alla fine quello che è all’inizio: uno scontro diretto, ma non troppo.
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