Cremo in campo per fare punti, e allo Spezia diremo 'arrivederci in finale'

CREMONA - Spezia-Cremonese fra maggio e il primo giugno potrebbe essere lo scontro diretto per la Serie A, nel caso entrambe le squadre rispettino il pronostico arrivando alla finale che assegnerà la terza promozione. Ma per adesso lo Spezia-Cremonese che si gioca alla penultima giornata di stagione regolare è più che altro uno scontro indiretto.

Realisticamente sembrano troppi cinque punti di distacco per sperare di soffiare la pole position della griglia play-off ai liguri. Anche vincendo al Picco, è difficile sperare che la squadra di D'Angelo, ancora in casa, non faccia i punti che poi le dovessero servire con il Cosenza già retrocesso. Anche se mettere ulteriore pressione sulla squadra dei fratelli Esposito, che ultimamente è in affanno, non sarebbe una cattiva idea.

Per essere chiari sull'importanza del terzo posto, rispolvero un po' la memoria, ricordando che in finale, in caso di parità complessiva, alla fine dei tempi regolamentari del ritorno, è promossa la squadra meglio piazzata nella stagione regolare. Non è un dettaglio da poco. È fortuna che la Cremo sembra capace di esaltarsi quando il gioco si fa duro, ma i punti del Picco servono alla Cremo anche (e soprattutto) per evitarsi quella mezza catastrofe che sarebbe perdere il quarto posto. In campo per fare punti, e poi allo Spezia diremo 'arrivederci in finale', sperando naturalmente che se l'appuntamento dovesse saltare sia per colpa loro.

Cremo, il terzo posto sembra sempre più una chimera

Non c'è da fare gli schizzinosi per il pareggio contro la capolista Sassuolo, ma fa rabbia un pochino che anche stavolta la squadra di Stroppa si sia complicata la vita da sola