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Cremo, le scarpe del Dennis ti calzano come a Cenerentola

Esordio importante per l'attaccante norvegese Johnsen, anche se il rigore della vittoria l'ha segnato Coda. Debutto sereno anche per Gianluca Saro tra i pali

Giovanni Ratti

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redazione@laprovinciacr.it

04 Febbraio 2024 - 12:20

CREMONA - È scoppiata la Sinner-mania, e tutta Italia si mette le scarpe da tennis. Tutta Italia a parte la Cremo, che tanto per distinguersi, si allaccia le scarpe da Dennis. Per la precisione le scarpe di Dennis Johnsen, che le vanno su misura come la scarpetta di cristallo a Cenerentola. All’attaccante norvegese non manca nemmeno il tempismo, dato che ha fatto giusto in tempo a passare dalla squadra che a Parma ha perso il secondo posto, a quella che adesso del prezioso secondo scalino della classifica ha l’esclusiva.

Se l’allenatore del Venezia ci è rimasto così male ad averlo perso, un motivo c’è. E infatti il Dennis non ha cambiato bandiera per farsi rimorchiare, la vittoria di Lecco porta la sua firma, dato che ha provocato due rigori, il secondo dei quali era così grosso che se ne è accorto perfino l’arbitro. Il rigore poi lo ha segnato Coda, tanto per non perdere l’abitudine di firmare autografi alla voce marcatori. Ma la partita di Dennis è stata fra le cose più importanti del pomeriggio sul lago, a parte il risultato.

Già, il risultato. Niente di clamoroso, il quarto uno a zero consecutivo, roba da formichine laboriose, quelle che alla fine se la godono nelle favole, e anche nei campionati. Vittoria tribolata per una quarantina di minuti. Su un campo come quello di Lecco, piccolo e spettinato, provare a giocare a pallone è così inutile che può perfino diventare pericoloso. La Cremo ci ha messo un po’ ad adattarsi, alla mezzora aveva già collezionato due difensori ammoniti e un pericolo; ma già nel finale del primo tempo avrebbe potuto mettere il cappello sulla partita. Cosa che ha fatto all’inizio del secondo. L’inguaiatissima e rinnovatissima squadra bluceleste non si è arresa, ma solo su una punizione ha ronzato dalle parti di Saro.

Decisivo aver trovato la mentalità giusta per certe partite. Con la Feralpisalò la Cremo si era cercata e trovata guai, come una signora tutta ingioiellata che pretende di fare il giro del porto di Marsiglia senza farsi alleggerire della chincaglieria. A Lecco un’altra storia, e un altro risultato. I rinforzi di mercato sono arrivati giusto in tempo per alleggerire il conto degli assenti, da Vazquez squalificato a Ravanelli Tuia Majer Collocolo Pickel, oltre ai lungodegenti, per non dire di Jungdal.

A proposito, Gianluca Saro ha vissuto un debutto sereno, ha preso un paio di spaventi, ha sbrogliato un paio di mischie, e nel finale ha fatto un’uscita perfetta su un avversario che magari era fuorigioco, ma col Var non si sa mai. Vai Cremo, che di strada ne farai ancora, soprattutto adesso che porti i scarp del Dennis.

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