L'ANALISI
JUKEBOX GRIGIOROSSO
26 Gennaio 2024 - 14:00
CREMONA - Non ti fidar di un bacio a mezzanotte, cantava l’inimitabile quartetto Cetra. Se è per questo, non c’è da fidarsi nemmeno di un Brescia alle due del pomeriggio. Guai ad avere ancora negli occhi la scorpacciata del Rigamonti. Le previsioni del campo dicono che stavolta sarà derby vero, non la caricatura dell’andata. Poi la squadra di Stroppa in trasferta ha perso il filo, che a La Spezia è riuscita a riannodare, tornando alla vittoria se non alla prestazione imperiosa di Mompiano.
Ma anche il Brescia il suo filo lo ha faticosamente ritrovato. Maran gli ha ridato un’identità, e l’ha agganciato al treno playoff. Senza Cistana la difesa deve sopportare qualche aggiustamento non indolore, in attesa di novità dal mercato: mentre parlo Capradossi è più vicino di Dall’Orco. Squadra diesel, che spesso becca nel primo tempo e spesso rimedia nel secondo. Con il Südtirol c’è voluto il mestiere di Borrelli per metterci una pezza, ma resta una squadra con potenzialità esplosive, e il derby è una miccia a rapida combustione.
La Cremo non è in vena artistica. Non sta affrescando le sue prestazioni come se fossero cappelle sistine calcistiche, ma con bel senso pratico sta imbiancando come si deve le pareti della sua classifica.
Con Cosenza e Spezia due umili e utili uno a zero, la gente non si stropiccia gli occhi ma i numeri cantano come canarini in amore. Gli esteti possono anche arricciare il naso, ma al Picco la squadra ha domato una partita bisbetica, ponendo sovrana attenzione a evitare errori gravi e a castigare quelli degli avversari. Non è arte, ma è solido artigianato calcistico. E, mentre i libri di storia dell’arte sono pieni di grandi artisti che sono diventati famosi da morti ma da vivi facevano la fame, di bravi artigiani che tirano la cinghia non se ne è mai sentito parlare.
Suggestivo il debutto di Cesar Falletti, che mette le bollicine al centrocampo. Problemi in vista per la difesa, dove il forfait di Ravanelli sarebbe pesante anche senza l’indisponibilità di Tuia. La speranza è che sia un derby civile, non nel senso della guerra civile. Già in campo non sarà un derby liscio come l’Oglio, ulteriori complicazioni non sarebbero le benvenute.
Si giocasse a briscola, le ultime due ‘mani’ la Cremo le avrebbe portate a casa giocando il due e il quattro di briscola. Tutta roba utilissima, dato che a fine stagione la vera differenza sarà fra chi ha fatto sessantuno e chi ha fatto cinquantanove. Ma c’è un tempo per andare liscio o quasi , e un tempo per giocare i carichi. Il derby è una ‘mano’ pesante, quindi dai Cremo, ‘strozza’.
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