L'ANALISI
19 Gennaio 2024 - 13:37
CREMONA - Capita a tutti, che ogni tanto ti scappa mentre sei fuori casa. Non c’è da farci un dramma, l’importante è che non diventi un’abitudine. E proprio questo è il rischio che la Cremo deve evitare al Picco di La Spezia. Perché, le ultime due volte che è uscita di casa, alla squadra grigiorossa è proprio scappata. È scappata l’occasione, intendo, cosa avevi capito?
A Piacenza e a Palermo, la Cremo ha sciupato due occasioni formato famiglia per mettere le mani su punti pesanti. Veniva da un periodo in cui fuori casa non se ne faceva scappare mezza, e invece gliene sono scappate due di fila. Un’inversione di tendenza per fortuna bilanciata dalla pace che è scoppiata fra la squadra di Stroppa e lo Zini.
Ma è chiaro che una squadra che vuole fare carriera non può permettersi di farsi regolarmente bidonare, come quelle signore che nella stagione dei saldi credono di fare razzia di occasionissime e invece fanno collezione di fregature. L’impegno del Picco sembra venire a fagiolo, la squadra di D’Angelo non trova la chiave per uscire dalla camera di tortura in cui l’ha infilata la cura Alvini. A La Spezia i tifosi contestano squadra e proprietà, lo stadio è ancora mezzo diroccato, e soprattutto la classifica guaisce come un cagnolino abbandonato in autostrada.
Sembra facile, però le ultime due uscite a vuoto sono lì, ancora fresche di vernice nera, a ricordarci che il facile esiste solo per una squadra capace di esprimersi con forza e personalità. La Cremo avvistata per l’ultima volta a Brescia, per intenderci. Poi invece a Pisa una partita giocata così così, al Galleana una partita non giocata, e al Barbera una partita giocata in modo sbagliato. C’entrano anche le forzature di formazione, non tutte giustificate dalla congiuntura, e c’entra l’apporto inadeguato della panchina. Ma è il motore grigiorosso ad essere sceso di giri, e la sparizione del Lider Massimo dal tabellino dei marcatori ne è l’effetto più vistoso.
Da sette partite tocca andare a pescare goleador supplenti fra difensori e centrocampisti, perché l’attacco non batte chiodo. In attesa che Vazquez trovi il modo per diventare parte della soluzione e non del problema, la speranza è che Cesar Falletti rispolveri il veni vidi vici del suo illustre omonimo. Poi, a mercato aperto, il sottoscritto essendo un testone insiste a sponsorizzare anche un mediano dai garretti vivaci. Intanto però c’è il campo, che non aspetta anche perché la concorrenza è affollata e aggressiva. Cremo, al Picco hai un’altra grossa occasione, guai se te la fai scappare.
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