L'ANALISI
11 Novembre 2023 - 14:39
CREMONA - Brescia, ancora tu, non dovevamo perderci di vista almeno per un po'? In fatto di derby, sembrava che per quest’anno ci si dovesse accontentare di qualche sottomarca, con tutto il rispetto per la Feralpisalò. Ma le vie del ripescaggio sono infinite, e rieccoci a Mompiano.
La parola chiave del derby doveva essere gas. Una squadra gasatissima, l’altra alla canna del gas. Gasatissima era la Cremo, adesso che vince perfino in casa oltre a essere prima nella classifica dei punti in trasferta. Brescia invece alla canna del gas, gas come Gastaldello Daniele. L’allenatore della retrocessione che, clamorosamente confermato da Cellino, ha finito per abusare un po’ troppo della sua pazienza. Ma nelle ultime ore il gas è evaporato quasi tutto. La Cremo è un po’ sgasata dall’infortunio che le toglierà Sarr per qualche mese. E Cellino ha deciso di provare a evadere da una situazione che sta diventando una camera a gas nel più classico dei modi per tutti figuriamoci per lui: esce Gastaldello, entra Vecchi.
Insomma all’improvviso è un altro derby, con ruoli meno definiti. La favorita è un po’ meno favorita, il che magari le può perfino fare gioco, perché nei derby chi entra papa spesso esce sagrestano. E la disperata ha un appiglio per provare a voltare pagina. Sul piano tecnico, la Cremo perde la Sarracinesca di cui aveva imparato a fidarsi, e si affida alle manone di Andreas Jungdal, classe 2002, che comunque in porta deve saperci stare, dato che è titolare delle nazionali danesi dalla Under 17 alla attuale Under 21. Per il resto, fossi Mastro Stroppa, metterei un architetto in meno e un muratore in più. Ma preferendo dormire tranquillo la notte, non faccio l’allenatore.
Quanto al Brescia, non mi farei impressionare troppo dal poker d’assi di picche che ha pescato. Sta recuperando gente importante, vedi Cistana che aspetta Coda per un duello da film western, e ha Moncini in fregola. Io ogni volta che vado a Mompiano non riesco a non pensare al giorno di santo Stefano del sessantacinque; la Cremo non giocava, mio papà mi portò a Brescia a vedere per la prima volta la mia altra squadra. Vedere si fa per dire, perché c’era un nebbione che pietosamente mi impedì di vedere le rondinelle massacrare la Juve, quattro a zero. Tu, Cremo, non smarrirti nella nebbia del pronostico favorevole, e vedi di tirare dritto. Possibilmente, a tutto gas.
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