L'ANALISI
27 Maggio 2023 - 13:43
CREMONA - Il senso della trasferta contro la Lazio sta tutto nel mantenere alta la dignità, ma il tecnico Davide Ballardini sa bene che adesso è già tempo per parlare del futuro e che la programmazione con la società è già cominciata. «Il significato della gara lo abbiamo capito contro il Bologna: se fai una gara così è un brutto vedere, quindi è molto importante presentarsi per fare una bella partita. Abbiamo il dovere di giocare bene perché in ballo ci sono la dignità della squadra, della società e dei tifosi che l’hanno sempre seguita. Sentiamo la responsabilità di affrontare bene gli ultimi impegni».
Se la squadra è rimasta viva tanto a lungo è merito dello staff. Le ultime due gare rischiano di prolungare la sofferenza?
«Il merito è della squadra prima di tutto, poi c’è lo staff, ma sono stati i giocatori a dimostrare che potevano lottare per una salvezza. Contro il Bologna eravamo vuoti, slegati e mentalmente scarichi a riprova del faticoso percorso compiuto dalla squadra. Quanto al resto non credo che i prossimi due impegni saranno una sofferenza. Sei giocatore e giochi contro una squadra importante e ci tieni a fare bella figura, non ha senso andare a Roma e non avere voglia di lottare e giocare, c’è voglia di tornare a quei livelli lì il più presto possibile».
Per farlo occorre ripartire da un allenatore. Ballardini ha già incontrato la società?
«Ci siamo visti e ci rivedremo, fa parte di quello che deve essere il finale di campionato perché ci deve essere chiarezza nei programmi futuri».
Spesso lei è entrato alla guida di una squadra a campionato in corso: ripartire dall’inizio qua a Cremona è stimolante?
«Come ho detto la base che c’è qua a Cremona è solida, sana e ambiziosa. Chiaro che per me e per ogni allenatore questi sono presupposti ottimi per cominciare un percorso e con questo credo di avere risposto. Poi ci sono altri argomenti e ti devi confrontare con il direttore sportivo. Perchè magari un allenatore vuole un giocatore e non è possibile prenderlo e allora bisogna capire cosa fare e trovare soluzioni. Però per ripartire le basi sono buone».
Cosa ha trovato più piacevole della sua esperienza a Cremona?
«Ci portiamo a casa dei valori sportivamente sani, in un ambiente sano, con persone molto vicine alla squadra e parlo dei tifosi. Chiaro che anche loro siano critici quando lo devono essere. Sappiamo che c’è un ambiente sano con valori importanti ed è destinato solo a crescere, ci sono basi solide sane da cui ripartire».
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