Cremonese, Vasquez: “Sarà il sabato della vita. Gioco e divento papà”

CREMONA - Per Johan Vasquez sarà il sabato della vita. Il difensore messicano attende con ansia il fine settimana: da una parte la sfida contro il Bologna che potrebbe tenere la Cremonese ancora in corsa per un’impresa salvezza sempre più ardua, dall’altra l’appuntamento con la moglie che lo aspetterà in ospedale per dare alla luce la loro prima figlia.

Vasquez si gode la personale rinascita e attende una nuova vita in famiglia.

“Ho trascorso mesi non facili - dice il giocatore grigiorosso - perché nella prima parte della stagione ho visto poco il campo ed in Qatar con la nazionale messicana non ho giocato. E’ stata dura ritrovare il paso ma con l’arrivo di Ballardini che mi conosce bene sono tornato a giocare, a una nuova vita. E una nuova vita mi aspetta dopo la sfida contro il Bologna perché nascerà mia figlia, con parto indotto”.

Non può che essere carico il messicano, che sente un’intera nazione alle spalle. I tifosi messicani non hanno fatto mai mancare sui social messaggi di incoraggiamento per il loro compatriota.

“In Italia i messicani non ci sono mai stati. Oggi siamo in tre e spero che la mia presenza possa fare da apripista ad altri giocatori messicani, siamo una nazione umile che gode di queste cose”.

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L’appuntamento con il Bologna è di quelli cruciali e c’è da prepararsi al meglio anche per quello.

“Io mi sento bene, ho vissuto tante emozioni, non mi importa giocare nella difesa a tre o a quattro quando scendo in campo. In Messico ho giocato sempre a quattro, Ballardini mi ha insegnato anche a giocare con altri moduli. Sappiamo bene che i nostri sforzi da soli potrebbero non bastare perché il destino è in mano anche alle squadre avversarie che devono salvarsi ma pensiamo solo al Bologna e a fare bene. Lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie, alla società e ai tifosi che ci hanno sempre abbracciato. Di certo la Cremonese non ha mai mollato di un centimetro”.

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