L'ANALISI
21 Gennaio 2023 - 14:39
CREMONA - Pochi fronzoli in campo, ma anche pochi fronzoli nel parlare. Schietto e diretto, Davide Ballardini, nuovo tecnico della Cremonese, interviene in occasione della trasferta di lunedì della Cremonese a Bologna e l’intervento si trasforma gioco forza in una sorta di presentazione dell’allenatore.
Ballardini non vuole sentire parlare di progetto: “La parola progetto e ‘sposare il progetto’ è un concetto che mi spaventa”. Il tecnico poi prosegue al plurale, evidenziando quello che sarà un lavoro di squadra, a cominciare dal proprio staff. “La nostra convinzione è che tecnicamente ci sembra che la Cremonese abbia ragazzi interessanti. Da una parte c’è quindi la convinzione di poter lavorare con una bella squadra. Dall’altra abbiamo conosciuto il cavaliere Arvedi e i dirigenti grigiorossi che sono ottime persone. Quindi l’aspetto tecnico e la serietà delle persone che lavorano per la Cremonese ci hanno convinto ad essere qua oggi”.
Ballardini ha allenato in piazze importanti e blasonate. A Cremona si sente forte più che altro l’esigenza di non buttare al vento 26 anni di attesa.
“Ci sono realtà che hanno grandi aspettative ma le abbiamo anche noi e le troviamo dentro noi stessi. Ogni volta che si va ad allenare è proprio una sfida: voi magari fate valutazione su più larga scala, la nostra valutazione è il quotidiano, il rapporto con i giocatori e i traguardi che si devono raggiungere”.
Quale può essere dunque il valore aggiunto per raggiungere la salvezza?
“La serietà, la generosità, l’umiltà. Bisogna fare squadra, essere legati uno con l’altro. Poi bisogna allenarsi e andare forte in tutte le sedute che si fanno, non ci sono altre strade. La Cremonese credo abbia una buona base, poi chiaro sia tutto difficile, ma si parte dalla serietà e dalla voglia di fare fatica”.
Come priorità c’è il raggiungimento di un gioco identificabile?
“L’identità te la danno le caratteristiche dei giocatori. Se una squadra è stata costruita per un certo tipo di calcio non è che arrivi e stravolgi tutto penalizzando i giocatori. Quindi compatibilmente con le caratteristiche che ci sono nella rosa grigiorossa, noi cerchiamo di essere chiari e di pretendere molto, ma rispettando anche le caratteristiche della squadra. Per esempio: qua ci sono sei difensori centrali e se giochi con la difesa a quattro ne schieri penalizzando gli altri quattro”.
Quanto al mercato, Ballardini ha chiesto alla società di intervenire.
“Insieme abbiamo individuato quali possano essere i ruoli dove manchiamo in certe caratteristiche. L’idea, se è possibile, sarebbe rinforzare la squadra con un difensore e con un centrocampista che abbiano caratteristiche diverse rispetto a quelle che già ci sono. Un’altra cosa da considerare è che a gennaio è dura prendere ragazzi che arrivano da un altro mondo e metterli in questo campionato sperando che facciano bene subito”.
Come dire che si guarda in Italia e magari proprio in serie A.
Quanto alla gara contro il Bologna, prima in campionato per Ballardini, per il tecnico “non ci sono gare facili. Il nostro campionato è complicatissimo, ci sono squadre attrezzatissime allenate benissimo ma siamo in gradito di affrontarle nella maniera migliore”.
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