L'ANALISI
05 Dicembre 2022 - 20:55
CREMONA - L'allenatore della U.S. Cremonese Massimiliano Alvini ha ricevuto il premio dell'AIAC, l'Associazione Italiana Allenatori Calcio di Brescia. Una grande riconoscenza alla carriera del mister toscano che sta conducendo i grigiorossi nelle sfide della Serie A. "Ricevere questo premio è veramente gratificante - commenta mister Alvini al giornalista Massimo Tedeschi -. Molti amici e colleghi stasera, nonché personaggi con cui sono cresciuto, come Ottavio Bianchi e Vincenzo Guerini. Una gran bella serata".
Ora la Cremonese (e con lei la Serie A) si trova in pausa per via dei Mondiali e molti cremonesi hanno immaginato che in questi due mesi di stop il ruolo del mister toscano potesse essere messo in discussione. Ma così non è stato. "La Cremonese è una grande società - commenta Alvini -. Forse in Serie A se ne parla poco perché si tende ad avere più attenzione ai big di Milano e Torino, ma la società di Cremona è grande e per me è molto gratificante allenare la squadra. Quello che ho detto al Cavaliere Arvedi, a Giacchetta e a Braida è che c'è ancora la possibilità di farcela e bisogna crederci. Faremo di tutto per centrare l'obiettivo che ci siamo posti".
"Il gruppo è sempre stato unito - conclude Alvini -. Anche quando i risultati non ci sono stati, non ci siamo mai distaccati. Per quanto riguarda la squadra ho una rosa di 30 giocatori, benché sia più chiaro averne 23-24. Abbiamo avuto qualche assenza che ci ha costretti a fare delle rotazioni, ma la nostra idea è chiara. Il fatto di non aver ancora vinto pesa anche a me, ma io sono convinto che abbiamo ancora da dire la nostra".
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