L'ANALISI
06 Agosto 2022 - 22:36
CREMA - Una mattina lungo il Vacchelli, nel boschetto che circonda le fatiscenti casette ormai diventati discariche, caldo soffocante e umidità alle stelle. Niente però poteva fermare i venti volontari dell’associazione Stefano Cerullo, guidati dal presidente Fabio Verdelli. C’era da ripulire l’area. Obiettivo la rinascita a lungo termine della zona, un tempo punto di riferimento per giovani, adulti e pensionati. Insomma, restituire ai cremaschi quel tratto del cosiddetto «Mare dei poveri». Attrezzati con badili, forconi, tagliaerba e motoseghe, sostenuti dai mezzi di Linea gestioni e grazie anche al Comune e Consorzio del Vacchelli, i volontari hanno portato a termine la prima parte del lavoro. Un cassone è stato riempito di rifiuti di ogni genere, dagli arredi alla plastica, dai calcinacci al mobilio. Gli operai di Linea, utilizzando un ragno, hanno provveduto ad abbattere una delle casette. Nei giorni scorsi, il consorzio irriguo aveva liberato l’area da rovi e erbacce. Lavoro finito alle 13, con i complimenti del sindaco Fabio Bergamaschi e dell’assessore all’Ambiente Franco Bordo, passati per un saluto. Tra due settimane si ricomincia. «C’è ancora materiale da rimuovere – sottolinea Verdelli –: è il primo passo, entro un anno questa zona tornerà ad essere il punto di ritrovo per generazioni di cremaschi».
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