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MUSICA A CREMONA

Giorgia, la voce funambolica e l’eleganza della maturità

«Un teatro splendido, con voi è ancora più bello». Al Ponchielli concerto travolgente tra classici e nuovi brani

Luca Muchetti

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12 Maggio 2023 - 09:35

CREMONA - Una voce funambolica che trapassa platea e palchi fin dalle prime note, per lasciare senza fiato il pubblico fino all’ultima canzone in scaletta. È uno spettacolo elegante e luminoso quello che Giorgia ha portato ieri sera a Cremona. La prima volta della cantante romana al teatro Ponchielli è stata salutata dal tutto esaurito di un pubblico adorante. L’occasione l’ha regalata questa attesissima data del Blu Live Tour, sezione teatrale di un giro d’Italia che nel prossimo autunno coinvolgerà i palazzetti di tutto il paese.

Incorniciata da uno sfondo minimale scuro e segnato solo da linee di luci geometriche, Giorgia sceglie un classico come Gocce di memoria, una canzone intensa, dalle trame circolari, brano-simbolo della colonna sonora del film di Ferzan Özpetek La finestra di fronte. Un inizio che travolge il pubblico di Cremona e fa presagire la piega che prenderà la serata. Meccaniche celesti e poi Scelgo te, cantata accanto ad altre due formidabili voci - quelle di Andrea Faustini e Diana Winter -, bagnano la canzone all'italiana di quel rhythm’n’blues che da sempre rappresenta il marchio di fabbrica della musica di Giorgia.

Di tempo ne è passato da quel lontano Festival di Sanremo 1994 che segnò il primo passo di una Giorgia ancora giovanissima nelle classifiche del pop che conta, e oggi la vitalità e la freschezza della voce della cantante (mai venute meno) si abbinano al fascino di una maturità che si apprezza tanto nell’interpretazione quanto nella presenza scenica. «Sono affascinata dalla bellezza di questo teatro. L’ho visto oggi vuoto ed era splendido, ma con voi è ancora più bello». E poco più in là: «Che dici? Ripetilo per favore. Vedi come siamo vicini? Riesco persino a parlare con te», dice rispondendo a un fan che grida il suo apprezzamento dall’alto del loggione.

«Per amore dei figli si arriva a tifare la squadra che per una vita ti hanno insegnato a non tifare, nel mio caso la Roma. Pensate, una volta ho persino portato mio figlio allo stadio, Roma-Fiorentina. Quella volta la Roma prese due gol. Ogni tanto qualcuno passava, mi riconosceva, e mi chiedeva: 'Ma tu non eri laziale? Da allora non mi vogliono più allo stadio». Nella scaletta ci sono anche omaggi ad alcune delle pop star più amate da Giorgia come How deep is your love dei Bee Gees, Wanna Be Startin’ Somethin’ di Michael Jackson, deviazioni che rendono bene l’idea dell’entusiasmo sincero per la musica che anima la cantante.

«Ultimamente siamo pieni pensieri brutti e di paura, dovremmo provare a cambiare direzione, a spostarci verso una luce migliore. Stare con voi mi dona una speranza», racconta prima di una versione per sola chitarra e voce di Per fare a meno di te e L’eternità. Una serata trionfale che ha compreso anche super classici del repertorio di Giorgia come Tu mi porti su e Come saprei.

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