Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

TEATRO PONCHIELLI: IL VIDEO

E l'operetta fa il pieno di applausi: «Il mio Natale siete voi»

Corrado Abbati e la sua compagnia festeggiatissimi protagonisti del ‘Paese dei campanelli’

Barbara Caffi

Email:

bcaffi@laprovinciacr.it

27 Dicembre 2022 - 08:29

CREMONA - «Il nostro Natale, la nostra festa siete voi»: chi lo lascia più andar via Corrado Abbati da Colorno, un passato da regista lirico e da interprete di Brecht prima di darsi anima e corpo all’operetta? «Noi avremmo finito», dice sorridendo al pubblico del Ponchielli all’ennesimo giro di applausi alla fine del Paese dei campanelli. Macché, niente da fare. E allora la compagnia scende in platea, tutti sorridono e stringono mani, si applaude a tempo e infine si canta tutti in coro Tanti auguri, sperando che il prossimo anno sia migliore di quello che sta per concludersi. Una festa, una festa in famiglia, una festa vera. «È dal 1982 che sono sul palcoscenico, quarant’anni non sono pochi, e il vostro affetto mi aiuta a essere ancora in scena alla mia età», dice ancora Abbati, che ha fondato la sua compagnia di operette nel 1992 e che da allora non ha praticamente mai mancato l’appuntamento con Cremona. È successo quasi sempre nei giorni delle festività, portando allegria, divertimento e leggerezza. Una missione, quasi, che gli spettatori ricambiano con riconoscenza.

L’operetta è un genere senza tempo, dal fascino un po’ antico, ma riesce ancora a coinvolgere con quel mix impareggiabile di motivi orecchiabili, belle coreografie e intreccio di equivoci che danno forma alla storia. Come nel caso del capolavoro di Lombardo e Ranzato, luogo immaginario in cui le donne indossano cuffie all’olandese o graziosi abiti anni Venti, e in cui, in caso di adulterio, trillerebbero i campanelli sui tetti delle case, svelando mogli e mariti fedifraghi e i relativi amanti. «Pensate se succedesse a Cremona», dice Abbati e il pubblico ride con complicità. Il nuovo adattamento di Abbati coincide con il centenario, che cade nel 2023: un restyling elegante e rispettoso, qualche accenno alla contemporaneità e una grande attenzione al ritmo e alla cura delle scene d’insieme.

Corrado Abbati e Antonella Degasperi al Ponchielli

Bandita ogni volgarità, battute nei limiti del buon gusto - non occorrono parolacce e doppi sensi spinti per far sorridere - e un ottimo cast sono la cifra di un modo di fare spettacolo che si merita ogni applauso ricevuto. I brani musicali più celebri del Paese dei campanelli - Balla la giava, Fox della luna, Il duetto del ricamo Io vorrei che il mio sogno divin - fanno il resto, mettendo in evidenza anche le doti vocali degli interpreti, e non è certo un caso se questa operetta è amata ormai da un secolo. Abbati, autore del nuovo adattamento e regista, tiene per sé il ruolo di La Gaffe, deus ex machina con i suoi pasticci, della vicenda narrata. Lo affiancano due colonne della compagnia, anche loro beniamini del pubblico cremonese: Fabrizio Macciantelli dalla recitazione fortemente empatica e Antonella Degasperi, bella voce di soprano nei panni della zuccherosa e seducente Bonbon. Jana Szendiuchova dà a Pomerania la giusta carica di simpatia e regala un garbato omaggio a Sandra Mondaini. Bravissimi gli altri, artisti a tutto tondo che sanno recitare, cantare e ballare: Mariska Bordoni, Anna Capiluppi, Davide Zaccherini, Matteo Catalini, Lorenzo Marchi e poi Aurora Costa, Armando Ferro, Marta Nasciuti, Daniele Natale, Chiara Presa e Daniela Virzi.

VIDEO E FOTO: FOTOLIVE/SALVO LIUZZI

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400