L'ANALISI
22 Dicembre 2022 - 09:58
CREMONA - Dai classici del gospel ai più famosi canti di Natale nella scaletta interpretata con dirompente musicalità e originale impatto sonoro e scenico dal Sunshine Gospel Choir ieri sera all’Auditorium Arvedi che ha ospitato il tradizionale concerto natalizio. Fondato e diretto da Alex Negro, il coro — tutto italiano — ha portato la grande tradizione di un genere musicale che è alla radice del soul e del rhythm and blues e che di questi generi ha continuato e continua a nutrirsi.
«Un canto che eleva lo spirito», ha detto Negro introducendo via via i brani di una scaletta fittissima e serrata scandita dagli applausi. Anche il pubblico si è messo a cantare sulle note del medley di Natale, da White Christmas a Adeste Fideles, da Astro del ciel a Santa Claus is coming to town e a battere il tempo con Jingle bell; si è emozionato alle prime note di I love the Lord e You Know my name e della struggente Baba Yetu, la traduzione in lingua Swahili della preghiera cristiana del Padre nostro. «Il canto gospel è come parlare tante lingue in una sola — ha aggiunto Negro —, come quando si uniscono tanti colori fino a diventare uno solo».
Difficile rimanere seduti e composti quando Negro, energico e trascinante maestro di coro, solisti e band (Paolo Gambino pianoforte, Michele Bornengo basso, Federico Memme chitarra e Mario Bracco batteria) intonano il Sunday Morning Medley e poi via via I’m his child, God is. Love lifted to me. Non è finita, il pubblico chiama a gran voce i bis e li accoglie con un’ovazione: Halleluja di Leonard Cohen e Halleluya, Salvation and Glory nell’arrangiamento di Kanye West.
VIDEO: SALVO LIUZZI
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