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Marco Masini al Ponchielli: cartoline in musica

Sold out per il concerto organizzato da Puzzle Puzzle e dal giornale La Provincia di Cremona e Crema

Luca Muchetti

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redazioneweb@laprovinciacr.it

08 Dicembre 2022 - 09:04

CREMONA - Un tutto esaurito di quelli che il teatro Ponchielli riserva ai più grandi. Il tributo di ieri sera è dedicato a Marco Masini, protagonista di un lungo concerto - organizzato da Puzzle Puzzle e giornale La Provincia di Cremona e Crema - all’insegna dei ricordi e di una trentennale carriera che, quest’anno, vede l’artista di nuovo in tour con una lunga serie di sold out. «Trentadue anni fatti insieme: alcuni di voi io li conosco per nome e cognome, altri per soprannome», spiega Masini, confessando tutta l’emozione per il suo ritorno cremonese e scegliendo Generation, Spostato di un secondo, Che giorno è, Il confronto e Io ti volevo come canzoni per battezzare la serata. «Sapete che dopo due anni sono riuscito a riallacciarmi il gilet? È una delle poche notizie belle che sono arrivate in questi ultimi 24 mesi, mesi che abbiamo passato troppo distanti. Mi siete mancati a livelli incredibili. Quando sei lontano dalla vita non riesci nemmeno a scrivere, a inventarti una storia che non c’è, soprattutto se si parla di amore, o dei suoi errori. Uno dei più grandi errori è innamorarsi di qualcuno e fare di tutto per cambiarlo. La vita ti toglie sempre qualcosa, ma qualcosa ti regala anche. Basta poco per cambiare percorso. La vita a me per esempio ha regalato tre note, queste», racconta accennando l’introduzione di Disperato, solo il primo di una lunga serie di classici anni Novanta che comprende anche Perché lo fai, Cenerentola innamorata, Le ragazze serie, Ti vorrei, Il niente, Malinconoia.

Masini si muove dividendosi fra pianoforte e bordo palco, sostenuto da una formazione composta tre chitarre, basso e batteria. Amori tormentati, malinconie infinite, cartoline in musica che di quel decennio raccontano l’anima italiana più romantica e color pastello. «Giancarlo Bigazzi mi ha insegnato tanto, non solo nella musica ma anche nella vita. Abbiamo scritto tutte cose vere, prese dalla vita, da ciò che vedevamo. Questa è l’ultima storia che io e Giancarlo abbiamo scritto insieme», ricorda prima di cantare Lasciami non mi lasciare. Tanti sono poi i momenti in cui la parte più cantautorale di Masini viene sottolineata grazie a delle esecuzioni tutte incentrate su voce e pianoforte come Piccolo Chopin, Ci vorrebbe il mare, Ciao babbo.

Il finale invece è tutto all’insegna dei più grandi successi, con T’innamorerai, Bella stronza, Vaffanculo e Marco come me. Quello di Masini è il terzo ritorno sul palco del teatro Ponchielli. La prima volta fu proprio nei primi anni Novanta, quando scalava le classifiche con l’album T’innamorerai, mentre nel 2007 tenne un concerto insieme a Umberto Tozzi. Un ritorno a lungo atteso, quello, e consacrato da una serata indimenticabile per i fan del cantante, tornato alla ribalta dopo un periodo di dolorose vicissitudini personali e un addio alle scene fortunatamente solo temporaneo all’inizio del nuovo millennio. La serie di tutto esaurito collezionata in tutti i teatri d’Italia racconta dell’affetto di un pubblico che mai lo ha abbandonato, e di una vena creativa ben lontana dall’essere esaurita.

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