Orchestra femminile del Mediterraneo, un trait d'union tra Vivaldi e Bach

CREMONA - Come il riccio di un violino, spirale infinita, cerchio che si chiude e che contemporaneamente apre a nuovi orizzonti, il concerto dell’Orchestra femminile del Mediterraneo - in scena oggi pomeriggio al Museo del Violino per lo StradivariFestival - è stato l’ideale prosecuzione della serata inaugurale della rassegna, con Vivaldi e Bach a fare da trait d’union.

Lo ha sottolineato Roberto Codazzi, direttore artistico musicale dell’MdV, introducendo l’ensemble creato e diretto da Antonella De Angelis. Sono tutte musiciste e arrivano non solo dall’area del Mediterraneo, ma da tutta Europa e da Oltreoceano, e il loro essere donne non vuole essere ghettizzazione di genere bensì occasione privilegiata di dialogo e di confronto.

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