L'ANALISI
LA MOSTRA
19 Novembre 2025 - 19:42
CREMONA - Una storia che è intrecciata indissolubilmente con quella del territorio, delle sue fabbriche, delle sue vocazioni e delle sue sfide. È stata inaugurata oggi al Museo del Violino, nel padiglione Amati, la mostra che celebra gli 80 anni dell’Associazione Industriali di Cremona, un percorso espositivo che non è solo una celebrazione, ma un viaggio emozionante nella memoria produttiva e sociale di un’intera comunità.

Dal suggestivo titolo ‘Le idee, le mani, il tempo’ la mostra (ideata da Nebbia Phygital Lab) si articola su 5 sale, in un percorso che si snoda attraverso immagini, suoni, documenti e oggetti iconici. Si comincia con due enormi schermi sui quali sono proiettati i video di macchinari e lavorazioni di diverse imprese del territorio, dagli impianti di mungitura alla raffinazione di prodotti chimici.
Il visitatore vive «un’esperienza immersiva nei processi produttivi» che continua nella seconda sala, dedicata all’industria pesante: al centro della sala domina un coil, la base per tante lavorazioni del settore, sul quale vengono proiettate parole «che raccontano la visione, i valori e l’identità dell’industria».

Più avanti i prodotti diventano i protagonisti indiscussi di un’efficace ‘fotografia’ del territorio: tutti i settori caratterizzanti del cremonese sono rappresentati dalle eccellenze tipiche delle industrie locali. Al centro della sala la scena è occupata dall’agroalimentare, con una lunga tavola imbandita con i prodotti del territorio, mentre sui lati trovano spazio i pannelli tematici e i prodotti dei comparti tessile, cosmetico, chimico e terre rosse.

La quarta sala è allestita come un piccolo cinema: accomodandosi sulle vecchie sedute del teatro Ponchielli (di cui l’associazione è uno dei soci fondatori), gli ospiti possono ripercorrere gli ultimi 10 anni di vita imprenditoriale del territorio attraverso una selezione di video. A saldare il legame tra il passato celebrato in occasione della ricorrenza degli 80 anni e il futuro è l’ultima sala: dopo la galleria fotografica che racconta lo sviluppo dell’associazione attraverso la vita e l’operato dei suoi presidenti la mostra si conclude con un video-messaggio di un assistente virtuale, creato con l’AI, che raccoglie l’eredità dell’associazione e punta lo sguardo sulle sfide del futuro.

Un modo per dire che la celebrazione non è solo uno sguardo al passato, ma una base per costruire ciò che verrà, nella consapevolezza che le aziende del territorio hanno attraversato anche momenti difficili, riuscendo sempre a rialzarsi e svilupparsi.
Lo ha ribadito anche il presidente Maurizio Ferraroni prima del taglio del nastro: «Siamo bravi a dimenticare i momenti bui, ma ne abbiamo attraversati tanti nella nostra storia. Oggi le sfide non mancano ma, come ci siamo sempre rialzati, continueremo a farlo grazie a questa associazione e alla nostra passione. Lasciatemelo dire: siamo fantastici, sappiamo tradurre le nostre virtù nel fare, non solo in parole, creando ricchezza per imprese, dipendenti e territorio. E siamo motivati a svolgere anche per i prossimi anni il ruolo che il territorio ci riconosce e ci consegna: vogliamo creare prosperità e ricchezza, sotto il profilo economico ma anche morale per Cremona e la sua gente».
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