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IL REPORT

Padania Acque, eccellenza sostenibile

Presentato il bilancio del 2024 al Museo del Violino: «I dati confermano la nostra qualità nell'ambito dei multiservizi»

Claudio Barcellari

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cbarcellari@laprovinciacr.it

12 Novembre 2025 - 21:52

Padania Acque, eccellenza sostenibile

CREMONA - Padania Acque si conferma un’eccellenza nel mondo delle multiservizi. Presentato oggi al Museo del Violino il Bilancio di Sostenibilità della società (relativo all’anno 2024), che sfoggia una serie di dati estremamente positivi: lo spreco di acqua nei processi di raccolta e smaltimento si è ridotto, gli investimenti sono in aumento, e il rapporto con il territorio è sempre più stretto.

L’evento, moderato dai giornalisti Eleonora Busi e Giovanni Palisto, è stato introdotto dai saluti del sindaco Andrea Virgilio: «L’articolo 9 della Costituzione ci richiama alla tutela dell’ambiente — ha esordito —. Ricordiamoci che il ‘tutelare’ è un atto che vale più del ‘conservare’. Lo possiamo fare grazie ai nostri laboratori di ricerca, che ci consentono di guardare al futuro. Il che è tanto più importante, se il tema è quello dell’acqua».

«Collaboriamo in modo proficuo con Padania Acque — ha aggiunto Stefano Belli Grandini, presidente Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona — che in questi anni ha garantito un servizio di ottima qualità. La società pubblica è un vanto per i Comuni, ma anche per i cittadini». Un beneficio che si estende anche alle attività produttive, come ha chiarito Cristian Chizzoli, presidente di Padania Acque: «Anche le imprese hanno bisogno di un servizio di qualità che contribuisca a migliorare la sostenibilità della nostra economia.

I temi principali del bilancio sono fortemente in discussione, anche se occorre ‘fare pulizia’ su alcune sovrastrutture diventate un po’ pesanti. Siamo convinti che coniugare la competitività con la qualità del lavoro sia la chiave. Anzi, le due cose si rinforzano vicendevolmente». E ha concluso: «Stasera sarà l’occasione per festeggiare i buoni risultati della scorsa annata».

Che, in effetti, confermano un trend assolutamente positivo nel cammino della multiutility verso la sostenibilità ambientale, sociale e lavorativa. Li ha illustrati il direttore generale Stefano Ottolini: «Il bilancio valuta l’impatto su ambiente, persone ed economia, nonché i rischi che la società corre. Tutti gli aspetti del report sono stati classificati e associati agli obiettivi dell’agenda 2030». Nel dettaglio: «Trattiamo 53,5 milioni di metri cubi di acque reflue e ne preleviamo dall’ambiente 37,8 milioni di litri.

Nel corso dei processi c’è una regolare perdita idrica, che tuttavia è inferiore alla media nazionale. Nostro obiettivo è quello di ridurla ulteriormente: nel 2024 lo abbiamo fatto del 2,5%. Sul fronte economico, il costo marginale per ottenere ulteriori miglioramenti aumenta sempre di più». E ha proseguito: «Nessuna delle nostre attività va ad impattare in modo negativo sulla biodiversità. Abbiamo 108Case dell’acqua’ che hanno permesso di risparmiare 6,6 milioni di euro a chi ne ha usufruito».

Per quanto riguarda il futuro, «abbiamo 115 milioni di euro di investimenti pianificati da qui al 2029. Un’indagine interna dimostra che l’86% della popolazione è soddisfatta del servizio». Ma la sostenibilità riguarda anche il lavoro: «Tutti i nostri dipendenti — ha proseguito Ottolini — sono assunti a tempo indeterminato. Inoltre, la presenza di lavoratrici è aumentata del 12% rispetto al 2022, e le donne con ruoli di responsabilità sono aumentate del 40%».

Gli scenari che si profilano all’orizzonte sono sfidanti: «Oggi questa risorsa è molto più fragile e contesa rispetto al passato. Un grande ostacolo è rappresentato dall’aumento delle temperature. La stima sul 2025 è +1,6 gradi. Significa che l’acqua saarà disponibile in minore quantità, e bisogna tenere conto che il 40% dei prelievi idrici globali è destinato alla produzione energetica».

Dopo l’intervento di Ottolini, la tavola rotonda con Annamaria Barrile (direttore generale Utilitalia), Raffaele Pini (portavoce Water Alliance - Acque di Lombardia), Yuri Santagostino (Presidente Confservizi Lombardia) e Alessandro Lanfranchi (amministratore delegato di Padania Acque spa) ha allargato lo sguardo ad altri territori italiani, ponendo in rilievo punti di forza e i margini di miglioramento delle utility a livello nazionale.

Infine, la presentazione del bilancio di sostenibilità è stata anche occasione per celebrare due anniversari: i 30 anni di Padania Acque, e i 10 della Fondazione Banca dell’Acqua Ets. Nata con lo scopo di offrire sostegno concreto nei casi di morosità incolpevole, la banca dell’acqua è uno strumento che interviene sul fronte della povertà energetica. Prima delle conclusioni, dopo un breve momento musicale con le note del violinista Stefan Stancic, è intervenuto con un breve commento anche chi nella Fondazione è direttamente coinvolto: oltre a Chizzoli e Lanfranchi, hanno preso la parola Angelo Mantovani (presidente Fondazione Banca dell’Acque Ets), Luciano Toscani (vicepresidente della Provincia di Cremona), Simona Pasquali (assessore all’ambiente e protezione civile di Cremona), Fabio Bergamaschi (sindaco di Crema), Filippo Bongiovanni (sindaco di Casalmaggiore) e Maurizio Ferraroni (presidente Associazione Industriali di Cremona).

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