L'ANALISI
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11 Ottobre 2025 - 05:15
CREMONA - Il ‘nuovo’ largo Moreni è appena nato e già fioccano le lamentele dei cremonesi che in questi giorni si sono trovati a percorrere il rondò, iniziando a prendere confidenza con la nuova viabilità. E se il traffico è tutto sommato scorrevole in quasi tutte le direzioni, chi arriva invece da Castelvetro deve affrontare una lunga coda nell’ora di punta. L’assetto è quello definitivo, come spiega l’assessore Luca Zanacchi: «In queste ore è in corso la posa della segnaletica orizzontale. Con la fine della fase di asfaltatura, ora la priorità è quella di mettere in sicurezza i conducenti mettendo a terra indicazioni chiare. Lo stesso vale anche per alcune altre piccole attività, come gli ultimi ‘ritocchi’ alla segnaletica verticale. Nel complesso, comunque, la rotonda di largo Moreni è fatta». I lavori si sono conclusi con un leggero ritardo: «Ieri era il 10 ottobre — ricorda Zanacchi — la riapertura completa al traffico era programmata per il 30 settembre. Abbiamo terminato una decina di giorni dopo la data prevista, anche a causa dei giorni di maltempo». E ora «c’è solo da imparare ad usare la nuova rotonda».
E il giorno dopo la riapertura di questo snodo fondamentale per il traffico cittadino abbiamo fatto una prova sul campo. Spiccano, in particolare, le nuove imboccature delle vie che ‘sfociano’ nella rotonda. Ciascuna di queste è ora contraddistinta dalla presenza di isole di traffico, come quella messa a terra per chi arriva dalla tangenziale. Tuttavia, riportano alcuni cremonesi, nelle fasce orarie di punta i veicoli si trovano a fare i conti con rallentamenti importanti, che riguardano soprattutto i mezzi che provengono dal ponte di Po: nel corso della giornata di ieri, già a partire dalle 17, il tratto di strada si è inceppato, con lunghe code di veicoli in attesa di immettersi nella rotonda. Che sono andate peggiorando: intorno alle 18.15, è stata segnalata una fila di automobili direzione città fin da Mezzano Chitantolo.
Anche l’imboccatura di via del Porto ha fatto discutere: l’isola di traffico che convoglia i veicoli nei due sensi di marcia della strada che porta alle canottieri avrebbe comportato un sacrificio di spazio: di conseguenza, ciascuna delle due corsie (relative ai due sensi di marcia) sarebbe «troppo stretta», con il rischio che i veicoli, mentre passano, sconfinino nella corsia opposta. Alla prova dei fatti lo spazio appare sufficiente, anche se la mancanza di segnaletica orizzontale può ingenerare confusione. Anche il passaggio di pullman non dovrebbe creare problemi. Alle obiezioni risponde l’assessore: «La rotonda è stata congegnata per fare in modo che le auto, immettendosi, riducessero la velocità. È imprescindibile per salvaguardare la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e degli altri veicoli. Per quanto riguarda l’immissione in via del Porto, l’ampiezza delle corsie è perfettamente in linea con quanto previsto dal codice della strada». E aggiunge: «Sono state fatte le opportune verifiche e prove pratiche anche in fase di progettazione. Anche i mezzi di soccorso, come le ambulanze, ci passano senza problemi».
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