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IL MEDICO RISPONDE

Nuove speranze nella cura del cancro: la rivoluzione dei farmaci innovativi

Oggi i trattamenti innovativi offrono risposte più efficaci e meno effetti collaterali, permettendo ai pazienti di continuare la vita quotidiana e aprendo la strada a terapie sempre più personalizzate

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

21 Settembre 2025 - 05:25

CREMONA - Protagonista della rubrica ‘Il medico risponde’ è il dottor Francesco Spina, direttore dell’Oncologia dell’ospedale di Cremona.

Quali sono le sue prime impressioni sull’Oncologia dell’ospedale di Cremona?
«Le impressioni sono state molto positive fin dal primo giorno. Ho trovato un team estremamente coeso e competente, capace di coniugare professionalità medica e umanità. L’eccellenza riguarda non solo i medici, ma anche il personale infermieristico, la terapia di supporto e tutte le figure coinvolte nell’assistenza ai pazienti».

Quali sono oggi le principali opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti oncologici del territorio?
«Le possibilità di cura si sono ampliate notevolmente negli ultimi anni. Oltre alla chemioterapia tradizionale, oggi sono disponibili l’immunoterapia e numerosi farmaci a bersaglio molecolare, molti dei quali orali. Questi trattamenti possono offrire risposte migliori rispetto alle terapie tradizionali».

I pazienti hanno accesso ai farmaci innovativi?
«, negli ultimi anni le approvazioni nazionali dei farmaci innovativi sono aumentate notevolmente. Molti farmaci prima riservati a studi clinici sperimentali oggi sono disponibili tramite il Servizio Sanitario Nazionale, ampliando le possibilità di trattamento per tutti i pazienti oncologici».

Che impatto hanno i nuovi farmaci sulle prospettive di cura e sulla qualità della vita?
«I farmaci innovativi hanno un impatto molto positivo sia sulle aspettative di vita sia sulla qualità della vita. Essendo mirati su bersagli specifici, riducono la malattia più rapidamente e in modo più efficace rispetto ai trattamenti tradizionali. I pazienti possono continuare a condurre una vita normale, lavorare e svolgere attività quotidiane in maniera simile a chi non segue un trattamento oncologico».

A chi sono destinati questi farmaci? Si tratta di trattamenti sperimentali o disponibili per tutti?
«Attualmente i farmaci innovativi sono disponibili per tutti i pazienti tramite il Servizio Sanitario Nazionale. Prima di prescriverli, è necessario analizzare attentamente le caratteristiche della malattia, valutando se essa esprime specifici bersagli molecolari. Una volta individuato il bersaglio, il farmaco può essere somministrato in sicurezza».

Quali sono le prospettive future nella cura oncologica?
«Il futuro della cura oncologica punta alla personalizzazione dei trattamenti. L’obiettivo è trattare ogni paziente in base alle caratteristiche specifiche della malattia, colpendo selettivamente i bersagli identificati. Questo approccio consente di ridurre in modo significativo il tumore e migliorare sia l’aspettativa di vita sia la qualità della vita. Negli ultimi cinque anni sono stati compiuti passi enormi in questa direzione».

C’è consapevolezza tra i pazienti sulle nuove terapie?
«Non ancora completamente. Molti pazienti associano ancora la diagnosi di tumore esclusivamente alla chemioterapia, un concetto ormai superato. È fondamentale rivolgersi all’oncologo per comprendere le molteplici opportunità terapeutiche oggi disponibili, che includono farmaci innovativi, immunoterapia e terapie mirate, valutando anche la capacità del paziente di sostenere specifici trattamenti».

Questi farmaci innovativi hanno effetti collaterali pesanti come la chemioterapia?
«No. I farmaci innovativi hanno effetti collaterali generalmente minori e ben gestibili dal punto di vista medico. Funzionano meglio delle terapie tradizionali e sono anche meglio tollerati dai pazienti».

La rubrica è realizzata in collaborazione con Asst Cremona e può essere ascoltata sul sito internet del quotidiano La Provincia di Cremona e di Crema e anche sul suo canale YouTube.

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