L'ANALISI
13 Giugno 2025 - 14:47
CREMONA - Nuovo Ospedale di Cremona: continuano gli incontri di presentazione del progetto per rendere partecipi gli addetti ai lavori, i rappresentanti dei cittadini e i cittadini. Qualche giorno fa il direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri ha illustrato l’organizzazione della nuova struttura nella Sala Coppetti dell’Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale. L’incontro era dedicato al personale sanitario e amministrativo, agli ospiti e ai loro familiari. Questo perché il nuovo ospedale sarà interconnesso con i servizi territoriali e con le strutture residenziali e riabilitative, dentro un sistema di cura complesso che coinvolge diverse realtà assistenziali.
A fare gli onori di casa Simona Gentile (direttore generale ad interim e direttore sanitario) affiancata da Francesca Cerati (dirigente amministrativo). «Cremona Solidale è una cittadella in cui vivono quasi cinquecento ospiti e lavorano altrettanti operatori: è importante farli sentire parte di questo cambiamento – ha affermato Gentile. Anche perché il Nuovo Ospedale, domani, sarà l’ospedale di tutti, della Città intera».
«Cremona Solidale è una realtà che si occupa ogni giorno di pazienti con problematiche sanitarie e sociosanitarie. È un banco di prova fondamentale per comprendere se il nostro progetto risponde anche alle esigenze di chi opera nel territorio, e se stiamo andando nella direzione giusta», ha sottolineato Belleri.
«È stato così chiaro che anch’io ho capito tutto. Mi è sembrato un ottimo progetto, bellissimo. Probabilmente non riuscirò a vederlo finito, ma va bene così», ha commentato con entusiasmo una signora di 93 anni, residente nella struttura. Dopo un ascolto attento si è aperto il dibattito con i partecipanti: «Ero partito un po’ scettico – confessa Alessandro Reggiani (responsabile medico della Clinica riabilitativa di Cremona Solidale) – ma dopo la presentazione mi è rimasta un’impressione molto positiva, sia per la struttura in sé che per la disposizione dei reparti. Detto questo, non dobbiamo dimenticare che nei prossimi anni, prima che il nuovo ospedale sia pronto, sarà fondamentale mantenere alta la qualità dell’attuale struttura, sia in termini di personale che di organizzazione».
«Inizialmente ero neutrale - afferma Monica Cadei (coordinatrice dei Servizi Assistenziali di Cremona Solidale) -, ho ascoltato la presentazione senza pregiudizi, e dopo aver visto la portata del progetto mi sono detta: perché no un nuovo ospedale? A mio avviso un nodo centrale restano la competenza e la numerosità del personale sanitario, due temi sui quali va tenuta alta l’attenzione» – conclude Cadei. «La mia aspettativa è che diventi un ospedale calamita».
Ogni partecipante del pubblico, sessanta persone circa, ha lasciato in modo anonimo la sua opinione, compilando un questionario specifico. Se la maggior parte conosceva sommariamente il progetto per quanto sentito dire o letto sui giornali, tutti hanno valutato positivamente il livello di accuratezza della presentazione che ha fornito dati oggettivi e spiegato gli aspetti funzionali della struttura. Molti apprezzamenti per gli aspetti di innovazione, ma anche per le rassicurazioni fornite da Belleri rispetto al fatto che nel nuovo ospedale i cittadini troveranno tutti i servizi presenti nell’attuale; i posti letto saranno 486 (contro i 428 di oggi) e la massima capienza sarà di 765 posti letto; il trasloco da una struttura all’altra avverrà secondo un piano rigoroso che occuperà il minor tempo possibile stimato in qualche settimana.
Inoltre è stato posto l’accento sulle dimensioni del nuovo ospedale, sovrapponibili a quelle del Maggiore (centoventimila metri quadrati), e sul fatto che a cambiare sarà l’ampiezza di ogni area e la distribuzione degli spazi su cinque piani per un’altezza complessiva di trentacinque metri. La preoccupazione più frequente emersa è l’organizzazione dell’ospedale per intensità di cura. «È un cambiamento importante» - scrive nelle note uno dei presenti - Durante gli anni del cantiere bisogna formare il personale e fare in modo che arrivi preparato».
L’incontro che si è svolto a Cremona Solidale fa parte del piano di comunicazione dell’Asst di Cremona per promuovere la conoscenza del Nuovo Ospedale di Cremona che si fonda sulla condivisione del progetto con i sanitari, i portatori di interesse, i rappresentanti dei cittadini e i cittadini. Un dialogo in corso da più di un anno che si è rafforzato nel primo semestre del 2025, attraverso uno scambio costruttivo. Il primo obiettivo è quello e illustrare loro la collocazione dei servizi sanitari e socio sanitari dentro un modello assistenziale innovativo, soprattutto perché ad ogni scelta progettuale corrispondono precise ricadute gestionali con un’unica finalità: migliorare l’organizzazione e l’assistenza.
ACCESSIBILITÀ
Accoglienza e accesso
Parcheggi +44%
Ascensori
PERCORSI PER PAZIENTI
Emergenza urgenza
Piastra chirurgica
Area ambulatori
Mamma – bambino
DEGENZA
Caratteristiche camere di degenza
Posti letto
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