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CREMONA

Tironi: «Innovazione e senso di appartenenza sono il cuore della formazione»

L'assessore regionale, reduce da una serie di incontri negli Stati Uniti, è stata ospite alla sede del quotidiano La Provincia per discutere di intelligenza artificiale legata al mondo dell'agricoltura e di università

La Provincia Redazione

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23 Maggio 2025 - 05:25

CREMONA - Simona Tironi, assessore regionale a Formazione, Istruzione e Lavoro, reduce da una serie di incontri negli Stati Uniti in Silicon Valley con alti esponenti di Google, Hp e Microsoft e università di Berkeley, è stata ospite alla sede del quotidiano La Provincia. Partendo dal tema dell'intelligenza artificiale, Tironi ha analizzato il rapporto tra questo strumento e la formazione, declinando opportunità e rischi che può comportare in particolare in relazione al mondo dell'agricoltura. 

«Oggi l'intelligenza artificiale è una delle sfide che stiamo raccogliendo e su cui stiamo cercando di accelerare i tempi - ha spiegato Tironi -. Il mercato e il mondo del lavoro sono in rapida evoluzione seguendo due temi principali: quello della sostenibilità e quello dell'innovazione. L'intelligenza artificiale, che sembra ancora così tanto tanto lontana per il nostro mondo economico produttivo, è già parte della nostra quotidianità. Io sono reduce da una missione negli Stati Uniti, in cui ho portato una delegazione di 12 ITS lombardi. La nostra mission era proprio capire come l'intelligenza artificiale debba essere prima e meglio inserita all'interno del mondo dell'education. Siamo tornati ricchi di idee per il prossimo anno di istruzione e formazione professionale dei nostri ITS Academy. Lo strumento dell'intelligenza artificiale sarà considerato un supporto ai nostri ragazzi per migliorare le loro capacità, le loro conoscenze».


Tironi ha poi spostato il focus sull'agricoltura: «I nostri imprenditori agricoli già investono molto nella tecnologia e nell'innovazione, sia all'interno delle loro stalle che dell'intero comparto zootecnico. Questo ha cambiato anche il metodo di approccio dei nostri giovani che, grazie all'innovazione, oggi si avvicinano di più a un mondo che fino a ieri era considerato un mondo di fatica e adatto a pochi. Pensiamo, ad esempio, alla tecnologia che oggi c'è sui trattori, o a quella per la mungitura; pensiamo ai droni che intervengono sulle nostre coltivazioni e che hanno sostituito quel lavoro di fatica di una volta, portando anche un benessere lavorativo che oggi è presente in tutte le nostre aziende agricole. È lì che andremo a sostenere la buona giusta integrazione dell'innovazione della tecnologia».

Alla luce dell'imminente apertura della sede universitaria targata Politecnico che sorgerà nella caserma Manfredini, Tironi ha snocciolato l'approccio che considera migliore per consolidarsi come città universitaria che si affacci una realtà molto variegata, in cui altri centri hanno alle spalle più storie e più strutture: «Io penso che la chiave del successo sia lo spirito di appartenenza della popolazione studentesca che poi abiterà questi spazi. Lo abbiamo visto a Stanford come a Berkeley: il sentirsi parte di un progetto e il darsi anche degli obiettivi, ci aiuta davvero a sviluppare un senso di comunità anche all'interno del mondo dell'istruzione».

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