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Tironi: «La formazione vero antidoto della crisi»

L'assessore regionale ospite del Rotary Cremona Po, di Zonta e Rotaract

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

04 Aprile 2025 - 20:28

Tironi: «La formazione vero antidoto della crisi»

Ada Zoni, Benedetta Basola, Carla Grandi, Simona Tironi, Marcello Ventura, Riccardo Vitari, Roberto Frosi e Andrea Morandi alla conviviale intermeeting del Rotary Cremona Po e di Zonta con l’assessore

CREMONA - La prospettiva è più che nobile: accompagnare il cittadino in tutte le sue fasi della vita, sostenerlo laddove ha bisogno, offrire opportunità di conoscenza e formazione per assicurare dignità e futuro alla comunità lombarda. Si potrebbe riassumere così l’intervento dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia, Simona Tironi, ospite ieri sera dell’intermeeting che ha visto insieme il Rotary Club Cremona Po, lo Zonta club e il Rotaract club.

Oltre all’assessore erano presenti consiglieri Marcello Ventura e Riccardo Vitari. «Quando il presidente Attilio Fontana mi ha assegnato la delega a formazione e lavoro ho chiesto che vi venisse unita anche quella all’istruzione perché le cose non possono andare separatamente. Così — ha spiegato con grande lucidità pragmatica — col mio assessorato mi occupo di lavorare sullo 0-6 anni, sulle iniziative di competenza regionale per quanto riguarda la fascia dell’obbligo, fino all’azione legata alla formazione professionale. Per questo motivo nei giorni scorsi abbiamo cominciato gli stati generali della formazione e ho chiamato a raccolta esponenti della politica e del mondo delle aziende per condividere strategie e soluzioni a un panorama complesso rispetto all’accesso al lavoro, all’inverno demografico, a far incontrare domanda e offerta, a coniugare le esigenze delle aziende con i profili professionali che scaturiscono dai percorsi professionali».


Lo scenario è assolutamente liquido e quanto mai instabile: «Nei prossimi anni e con l’avvento dell’intelligenza artificiale si conta che la metà delle professioni cambieranno, alcune muteranno, altre scompariranno, dobbiamo essere pronti — ha spiegato —. Oggi in Lombardia abbiamo in formazione oltre 62mila studenti, ragazzi impegnati in un percorso che permette di ottimizzare le esigenze della formazione e quelle dell’inserimento del lavoro».


Tironi ha messo in evidenza come l’attenzione alla formazione e al lavoro si declini con un’azione di welfare nei confronti delle fasce deboli della popolazione: «Abbiamo messo in atto tutta una serie di azioni e voucher per il sostegno al reinserimento delle donne nel mondo del lavoro dopo la maternità con sostegni per le spese legate alla baby sitter piuttosto che l’accudimento di parenti malati che permettono alle donne di rientrare a tempo pieno nel mondo del lavoro – spiega -. Più difficile ma non impossibile, su questo stiamo lavorando recuperare i neet, ovvero ragazzi che non lavorano e non studiano e si sono parcheggiati, per questo abbiamo bisogno della collaborazione del territorio c’è bisogno di creare una serie di informazioni che ci offrano il modo di aiutare queste energie bloccate».

Formazione e lavoro trovano negli Its Academy un’alternativa all’istruzione superiore universitaria, «sono un percorso alternativo che vuole valorizzare le competenze dei ragazzi e metterle in dialogo concreto con le necessità delle aziende — ha spiegato l’assessore —. Oggi abbiamo oltre un migliaio di ragazzi in formazione Its».


C’è poi il capitolo dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro: «Molte aziende preferiscono pagare multe per il non inserimento di disabili che assumere — ha spiegato —. Nel 2023 l’esito di questo atteggiamento ha portato a un salvadanaio di 83 milioni di euro ce sono diventati 86 milioni l’anno successivo. In realtà ci sono buone pratiche che dicono che se si riesce a trovare l’occupazione adeguata alla disabilità del lavoratore l’effetto sull’azienda e sul clima relazionale acquista in distensione delle relazioni e produttività».

Altro vulnus è quello legato alla formazione in campo agricolo: «I Fondi sociali europei hanno sempre escluso il comparto primario dalle politiche e dai finanziamenti per la formazione – ha spiegato Tironi -. Abbiamo trovato il modo di recuperare un milione di euro a favore di quelle aziende agricole che sentono la necessità di formare il proprio personale. È un passo importante che voglio condividere con la comunità cremonese».

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